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LUGANOUn atelier per dare una seconda vita ai rifiuti

06.11.19 - 22:58
Il progetto cittadino rientra nei piani per il futuro ecocentro di Pregassona
Archivio Tipress
Un atelier per dare una seconda vita ai rifiuti
Il progetto cittadino rientra nei piani per il futuro ecocentro di Pregassona

LUGANO - Con la creazione dei sei ecocentri comunali, nell’ultimo decennio la Città di Lugano ha dato una forte spinta alla raccolta differenziata. Ma ora - anche in vista dell’imminente introduzione della tassa sui rifiuti, prevista per il prossimo 1. gennaio - si vuole fare un passo in più, dando una seconda vita ai materiali di scarto.

In concreto si tratta della creazione di un atelier cittadino per il recupero e la vendita di oggetti usati. Un progetto che rappresenta innanzitutto un’evoluzione della già esistente possibilità di esporre e mettere a disposizione degli altri, nei vari ecocentri, gli oggetti ancora funzionanti o comunque utilizzabili. «Si punta a una formula che preveda anche l’impiego di persone in assistenza per il recupero e la riparazione degli articoli, come avviene già in altre realtà» ci spiega il vicesindaco Michele Bertini, capo Dicastero spazi urbani. L’atelier potrebbe essere anche uno spazio per i mercatini dell’usato, come quello che periodicamente viene organizzato al Capannone di Pregassona.

Un ecocentro «importante» - Il progetto in questione rientra nel futuro ecocentro di Pregassona, che sorgerà in zona Ruggì in sostituzione di quello attuale e di quello di Molino Nuovo. Il primo dovrà infatti presto lasciare il posto alla rotonda del Nuovo quartiere Cornaredo, mentre il secondo sarà chiuso nel momento in cui si sposterà la sede della Divisione spazi urbani. «Per dimensioni e facilitazioni, sarà un ecocentro importante: in un contesto del genere bisogna tenere conto di spazi per la gestione del second hand».

Sinergie e collaborazioni - L’atelier verrebbe allestito all’interno di uno stabile già presente sul terreno che ospiterà il futuro ecocentro, situato proprio dall’altra parte della strada rispetto a quello odierno. Nel messaggio per la progettazione della struttura - datato 11 ottobre 2018 - si leggeva: «In parte l’edificio servirà per le esigenze di servizio dell’ecocentro stesso, ma nello stesso potrebbero essere inseriti altri contenuti legati alle attività della Divisione eventi e congressi». Attività, appunto, «attinenti alla separazione e il riciclaggio dei rifiuti» e che «potranno generare sinergie e collaborazioni interessanti». A breve, ci dice il vicesindaco, sarà chiesto il credito di realizzazione.

Verso la tassa sui rifiuti - Nel frattempo, lo ricordiamo, la Città ha tra l’altro annunciato l’introduzione di misure per accompagnare l’introduzione della tassa sui rifiuti. Innanzitutto l’estensione degli orari di apertura degli ecocentri , il martedì e il sabato, dalle 7 alle 19. E poi la raccolta differenziata degli scarti di cucina (quindi l’umido) e dei flaconi in plastica (PE), che potranno essere consegnati negli ecocentri cittadini. Si tratta di progetti pilota che partiranno il prossimo 1. gennaio.

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