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CANTONE«L'imam Jelassi? Basta con processi sommari e discorsi razzisti»

06.11.19 - 09:06
Il Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale difende il religioso: «Persona aperta, che promuove attivamente una maggior conoscenza ed integrazione nella società»
tipress
«L'imam Jelassi? Basta con processi sommari e discorsi razzisti»
Il Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale difende il religioso: «Persona aperta, che promuove attivamente una maggior conoscenza ed integrazione nella società»

LUGANO - «Una persona aperta, che promuove attivamente una maggior conoscenza ed integrazione nella società». Così viene descritto dal Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale - in un periodo in cui le polemiche sembrano prevalere - l'imam Samir Radouan Jelassi (che del Forum è socio fondatore).

Jelassi, ricordiamo, è balzato agli onori delle cronache locali e non per presunti coinvolgimenti in attività di terrorismo, motivo per cui la Segreteria di Stato delle migrazione (Sem) non gli ha concesso la cittadinanza svizzera.

Tuttavia, sottolinea il Forum, «nella collaborazione decennale assieme, l’imam si è distinto per il grande impegno nel dialogo. Oltre ad essere attivo in prima persona - si legge nella nota stampa giunta in redazione -, ha sempre coinvolto la sua famiglia e la sua comunità in attività del Forum, volte ad aprire il dialogo sia a livello interpersonale ed a livello di gruppo nella società».

Inoltre, precisa ancora il Forum: «Ha sempre manifestato la sua opposizione alla strumentalizzazione della religione, al fanatismo ed all’estremismo. Ha discusso ripetutamente con il Forum della necessità di raggiungere giovani, di integrarli nella società in cui viviamo assieme, per evitare ogni forma di radicalizzazione».

Il Forum augura all’imam Jelassi che questa vertenza sia presto risolta, e che venga riconosciuto «il suo impegno attivo verso integrazione e convivenza pacifica di tutti».

Il Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale, «preoccupato che ancora una volta la convivenza è lacerata da processi sommari sulle minoranze di gruppi etnici, sociali o religiosi», auspica che «tutte le componenti della nostra società superino i pregiudizi che sono all’origine di tutti i discorsi razzisti».

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