Cerca e trova immobili

LUGANOConsonni, si andrà in appello

30.10.19 - 09:18
Sostenuti da OCST, i lavoratori hanno annunciato alla Corte la loro intenzione per ottenere le motivazioni della sentenza
TiPress - foto d'archivio
Consonni, si andrà in appello
Sostenuti da OCST, i lavoratori hanno annunciato alla Corte la loro intenzione per ottenere le motivazioni della sentenza

LUGANO - Era stato definito «il caso di mala-edilizia più grave nella storia Svizzera», ma la Corte delle assise criminali di Lugano ha prosciolto i sette imputati della Consonni Contract, azienda di Chiasso specializzata in design d'interni, dai principali capi d'accusa. I lavoratori, però, non ci stanno e sostenuti da OCST - e patrocinati dagli avv. Edy Meli di Lugano e dall’avv. Sebastiano Pellegrini di Mendrisio - hanno annunciato ieri alla Corte l’intenzione di presentare appello.

«I fatti rimangono», aveva subito commentato il sindacato. La Consonni Contract avrebbe «taglieggiato in modo sistematico» gli stipendi dei suoi dipendenti. E proprio quegli ex dipendenti, accusatori privati, «impiegati in diversi cantieri svizzeri (residenze ed alberghi di lusso) con salari nettamente inferiori ai minimi dei CCL» si sono rivolti alla Corte.

In questo modo potranno ottenere le motivazioni della sentenza e sulla base di queste «si verificheranno poi gli estremi per presentare una dichiarazione di appello entro 20 giorni».

A Radio Ticino l'addetto stampa del Ministero pubblico, Giovanni Mariconda, ha confermato che la procuratrice pubblica Chiara Borelli ha presentato richiesta per andare in appello.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE