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VACALLO«Ecco perché la portiamo via dal Ticino»

22.10.19 - 06:12
Sindrome di Down, inclusione in salita. Il caso di una bimba di 20 mesi di Vacallo. La famiglia: «Ci trasferiamo in Italia»
foto Facebook
La bimba, 20 mesi
La bimba, 20 mesi
«Ecco perché la portiamo via dal Ticino»
Sindrome di Down, inclusione in salita. Il caso di una bimba di 20 mesi di Vacallo. La famiglia: «Ci trasferiamo in Italia»

VACALLO - Il viaggio di "wonder baby" è iniziato due anni fa, all'ospedale Beata Vergine di Mendrisio. Ma ora continuerà oltre confine. Nata con sindrome di Down, i genitori hanno dedicato alla bambina una pagina Instagram in veste di super-eroina (vedi foto). L'ultima avventura è stata annunciata ai follower a fine settembre: la famiglia si trasferirà in Italia per «darle un futuro migliore». 

«Penalizzati in Ticino» - Il motivo non ha a che fare con ragioni economiche, ma «esclusivamente d'integrazione» ha spiegato il padre a tio/20minuti. In Ticino «purtroppo le persone come nostra figlia sono penalizzate dal punto di vista dell'inclusione scolastica e sociale. Ce ne siamo accorti a nostre spese». La famiglia lascierà Vacallo – dove risiede da anni – e traslocherà nel Comasco entro fine mese.

Un mini-esodo - Il problema non è nuovo, e non riguarda solo bambini con sindrome di Down. Dislessici, autistici: residenti in Ticino ma iscritti dai genitori nelle scuole italiane di confine, per sfuggire al sistema delle classi speciali considerate discriminanti. Un “contro-frontalierato” che il Decs tenta da tempo di disinnescare.

«Fatti passi avanti» - I casi di trasferimenti in toto sono più rari. «Vogliamo per nostra figlia un'inclusione completa, non solo scolastica, e dividerla tra due paesi sarebbe controproducente» argomentano i genitori. Un ragionamento «comprensibile e purtroppo motivato» secondo Monica Induni dell'associazione Avventuno di Lugano, che si occupa della tematica. «Si sono fatti passi avanti annullando la separazione nelle scuole dell'infanzia. Ma nei gradi d'istruzione successivi c'è ancora molta strada da fare». 

«Sistema in evoluzione» - In Ticino sono una quarantina le persone con sindrome di Down dagli 0 ai 20 anni: i casi come quello di "wonder-baby" sono tre. Il fenomeno sembra essere calato: a partire dal 2011 «ha rafforzato il processo di inclusione degli allievi con bisogni educativi speciali nella scuola ordinaria, con risultati concreti» spiega Mattia Mengoni della Sezione pedagogia speciale del Decs. «Stiamo investendo per aumentarne la presenza anche nelle scuole elementari. È chiaro che il sistema è in continua evoluzione e perfettibile». Chissà: se la piccola super-eroina tornerà in Ticino tra qualche anno, forse troverà un posto migliore.

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COMMENTI
 

Pongo 4 anni fa su tio
la cosa più discriminante nella scuola ticinese sono di sicuro i livelli A e B, cose che determinano in maniera troppo importante il tuo futuro, una selezione naturale imposta a bambini di 14 anni del tipo "tu sveglio" / "tu meno sveglio" comunque forza e coraggio!

Fran 4 anni fa su tio
Continuate a votare BERTOLI. Il DECS nelle sue mani sta PRECIPITANDO! Non danno più nemmeno la possibilità di frequentare il DFA che tra altro.... stendiamo il telone pietoso sulla qualità scandalosa (!) di questa formazione obbligatoria per insegnare. Anzi consiglio l'ETH ZH per il DFA accessibile a TUTTI (!) E non a pochi raccomandati - oltre alla qualità garantita in quell'anno di ulteriore formazione. E che devi fare per forza anche se hai il dottorato. Pensa un Po te. Tra poco mancheranno insegnanti in tutte le materie e BERTOLI assumerà, chissà chi, secondo voi? Frontalieri! Perché i NOSTRI non saranno formati... ahahaha. Sarebbe da ridere invece è da piangere.

anndo76 4 anni fa su tio
leggere queste cose nel 2020 in un paese come la svizzera veramente e' triste......diamo importanza a centinai di c...e ( vedi elezioni recenti ) e perdiamo di vista i veri problemi quotidiani di tante famiglie, bimbi anziani etc. davvero triste....

KilBill65 4 anni fa su tio
Condivido il pensiero della famiglia…..Parlo per esperienza personale, le scuole speciali sono un'autentico disastro. Ha saperlo prima avrei messo a mie spese mio figlio, in una scuola privata….Avrebbe imparato di piu' e piu' seguito….

giampa 4 anni fa su tio
Giusto cosi', la scuola ticinese e' in dietro sia sotto questo aspetto sia soprattutto nell'ambito formativo, vedi l'insegnamento del francese alle elementari a discapito di lingue sicuramente piu' importanti per il mondo del lavoro attuale come tedesco e inglese. E i nostri ragazzi sono in difficolta'

fonta 4 anni fa su tio
Fanno bene ad andare in Italia. Li troveranno con assoluta certezza un futuro migliore anzi direi un futuro perfetto dove lo stato ti aiuta e accompagna per tutta la vita. Ve lo lascio credere. Complimenti!

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a fonta
sicuramente non c'e' il retaggio mentale e "discriminatorio" ( vedi classi speciali etc ) di un piccolissimo centro dell'universo chiamato ticino. dove regna da sempre diffidenza, paura del diverso o dei cambiamenti etc.L'Italia potra' avere tutti i difetti del mondo, ma e' sicuramente piu' aperta mentalmente del piccolo e borghese ticino

tazmaniac 4 anni fa su tio
Quindi questa bambina andrà in Italia in una classe normale? Ho capito bene? E questo la aiuterà? A fare cosa esattamente?

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
ad avere una vita normale e a non essere discriminata, come accade qui. dal tuo simbolo sembri romano e italiano, dovresti capire come funziona qui e come in Italia (sotto questi aspetti almeno )

tazmaniac 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
E' proprio per questo che faccio queste domande. Sono italiano ma, purtroppo, non romano.... ;o). Proprio perché conosco, proprio perché non vedo onestamente il senso. Questi bambini hanno la necessità di essere seguiti in un certo modo, con personale competente, onestamente, mi auguro di sbagliare, per carità, ma le scuole "normali" in Italia non vedo cosa possano dare più di quelle speciali qui. Da noi, nella maggior parte dei comuni, le scuole speciali sono peraltro spesso integrate con quelle "normali", quindi ribadisco la mia perplessità in questa scelta. Ho avuto modo di toccare con mano l'operato e quando ero bambino, di vivere in una scuola dove convivevamo tranquillamente con gli allievi delle scuole speciali ed a ricreazione si giocava insieme a loro...boh.

sedelin 4 anni fa su tio
@IRIS STALDER il consiglio federale non c'entra, le competenze in ambito scolastico sono cantonali e ogni cantone ha il suo sistema.

Dioneus 4 anni fa su tio
Fanno benissimo ad andarsene ed è noto che a livello di inclusività per queste categorie di persone il sistema scolastico ticinese è vergognoso.

mombelli 4 anni fa su tio
Siete voi, genitori, i più informati per decidere il futuro della vostra famiglia ! Auguri !

sedelin 4 anni fa su tio
sembra che senza l'inclusione i bambini down siano esclusi. dissento: i bambini con qualsiasi tipo di handicap sono seguiti meglio in classi e strutture con educatori specializzati. voler a tutti i costi integrare una "super-eroina" (!) in una classe di normodotati con un insegnante non formato per questi casi, significa smorzare il potenziale della bimba.

tazmaniac 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Concordo in tutto.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
forse anche essere accettati e integrati con le persone normali dovrebbe essere un plus, ma qui in svizzera ( leggi molti commenti dei connazionali ) non accade cosi purtroppo. ti ricordo che qui fino a poco tempo fa' ricoveravano in psichiatria la qualunque , con danni umani irreparabili

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Concordo anche io, ma sostengo anche anndo76 nel suo ultimo post, in Svizzera DOBBIAMO fare di più, ne abbiamo la possibilità economica, in molti hanno bisogno e lo chiedono, tanti hanno difficoltà però non ci manca comunque nulla. E per questo che un paese come il nostro DEVE avere strutture adeguate per tutti i suoi cittadini. Scusate ma chisssenefrega di "posti" come il LAC se non hai soldi per far vivere degnamente gli anziani, una struttura per persone con handicap ecc.... Siamo troppo fortunati e non ce ne rendiamo conto.

tazmaniac 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Esattamente quanto tempo fa...dai, almeno non spariamo frasi senza senso e senza verità. Nel lontano '76 probabilmente quando tu nascevi, già esistevano in Ticino le cosidette classi speciali ed erano integrate nelle scuole normali, e questa la chiamiamo discriminazione? La vera discriminazione è questo voler continuare a mettere sullo stesso piano esseri umani che mai lo saranno, punto. Questo non deve sminuire un bel niente, ma negare che ci siano differenze di apprendimento tra un normodotato ed un bambino con la sindrome di down, significa mentire sapendo di farlo. O negare l'evidenza.

bimbogimbo 4 anni fa su tio
Buona idea andare in Italia.

cle72 4 anni fa su tio
Un grande Ciao a questa piccola per una vita migliore. In Ticino si ha un handicap peggiore la poca umanità verso il prossimo. Vergognoso!

Pongo 4 anni fa su tio
Risposta a mats70
forse è proprio quello, bisognerebbe lasciare un po' di pezzenti a dormire sotto ai ponti (come in qualsiasi altra parte del mondo del resto) e avere più riguardi per chi davvero ha bisogno
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