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CANTONEQuella povertà che nessuno vede

14.10.19 - 17:56
Negli ultimi cinque anni sono raddoppiate le richieste a Soccorso d’inverno da parte dei domiciliati in difficoltà economica: «Tante volte le persone non osano chiedere aiuto pur faticando»
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Quella povertà che nessuno vede
Negli ultimi cinque anni sono raddoppiate le richieste a Soccorso d’inverno da parte dei domiciliati in difficoltà economica: «Tante volte le persone non osano chiedere aiuto pur faticando»

MANNO - È un autunno di cambiamenti in seno a Soccorso d’inverno Ticino. Una piccola primavera fuori stagione che culminerà sabato, 19 ottobre, con la nomina di un nuovo presidente e di un comitato rinnovato. A passare il testimone è il presidente ad interim Fiorenzo Milani, che ha condotto l’associazione dopo le dimissioni, ad aprile, del titolare.

Inverno tutto l'anno - Soccorso d’inverno rinnova dunque i volontari, ma non la sua missione d’aiuto alle persone domiciliate in difficoltà. Adattandosi ai tempi, nonostante il richiamo originario nel nome a quell’inverno che era la stagione in cui più alto era il rischio di dover tirare la cinghia. Oggi, come testimoniano vari indicatori - uno su tutti quello degli assistiti -, è purtroppo  inverno tutto l’anno.

Richieste in aumento - «In effetti le richieste di prestazioni - afferma Milani - sono raddoppiate negli ultimi cinque anni. È un trend dovuto anche al fatto che i costi, dall’affitto alle casse malati, aumentano a fronte di aiuti inalterati da parte dello Stato. Per quanto dobbiamo comunque essere grati che tali aiuti esistano». Il ventaglio delle prestazioni è vario e non riassumibile qui: si va dall’apparecchio dentale per i più piccoli, a quello acustico per gli anziani, a un conguaglio spese che può far traballare il bilancio domestico... «Persone sole e famiglie sono i nostri principali beneficiari - aggiunge il presidente -. Spesso vivono in un equilibrio economico tale per cui la spesa inattesa crea grosse difficoltà».

Un fenomeno sommerso - Per le cifre ci si deve rifare a quelle del 2018 (quando vennero aiutate 222 persone per complessivi 220mila franchi), in attesa che l’assemblea di sabato approvi l’ultimo bilancio. Superano il centinaio anche le richieste non accolte. «Stiamo molto attenti se qualcuno riceve già altri aiuti, per rimanere in linea con i nostri obiettivi, fissati negli Statuti e con i parametri Zewo» spiega Milani. Nel concreto i Comuni e i Servizi sociali fanno da filtro a tutte le richieste, permettendo così di andare sul sicuro nello spendere il denaro che arriva da benefattori singoli e fondazioni (oltre al sostegno dalla sede centrale zurighese per le spese mediche). In aggiunta al pagamento diretto delle fatture, l’associazione fornisce anche prestazioni in natura: dagli zaini scolastici, ai vestiti, a buoni di vario genere, etc. Su un punto Milani attira però l’attenzione: «La povertà in Ticino è spesso nascosta e profonda. Occorre gravitare attorno alle associazioni benefiche per rendersene davvero conto. Inoltre, a volte la persona non osa chiedere aiuti pur faticando. Per cui il fenomeno, senza dare colpe, rimane sommerso anche al livello istituzionale di Cantone».

La conferenza pubblica - I riflettori sul fenomeno saranno accesi sabato 19 settembre, dopo l'assemblea generale prevista alle 17 nello spazio Amag di via Monte Boglia 24 a Lugano. A seguire si terrà infatti un dibattito, aperto al pubblico, dal titolo “Il triste aspetto della povertà in Ticino” con partecipanti Samuel Schmid, presidente nazionale dI Soccorso d'inverno (ed ex consigliere federale), la direttrice nazionale dell'associazione Monika Stampfli e il consigliere nazionale Marco Chiesa.

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COMMENTI
 

anndo76 4 anni fa su tio
io credo che molti non vogliono piu' fare lavori "umili" ( quando di umile non c'e' nulla ! ) e si piangono sempre addosso. Fa' piu' comodo cosi , dare le proprie colpe ( non conosco nessuno , anche chi in assistenza ) che non rinunci a cell, internet etc. e usano mille escamotage per non perdere lo status acquisito. Ovviamente non tutti sono cosi, ma credetemi ( e il giro dei timpbri ne vogliamo parlare?? uno per tutti e tutti per uno ? ) molti sono veri sfaticati

samarcanda 4 anni fa su tio
È urgente il reddito di cittadinanza, così come concepito dal prof. Sergio Rossi.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a samarcanda
ah non basta disoccupazione, assistenza etc? anche il reddito per stare a casa mantenuto ? ottimo ! persipace e furba la tua idea...

samarcanda 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Andiamo male proprio perché politici e chi li vota guarda il futuro con lo specchietto retrovisore. Sei rimasto indietro, dai, informati.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a samarcanda
saro' rimasto indietro ma tu sei abile a non rispondere

samarcanda 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Mantenuto? Veramente, ti devi aggiornare.

ziopecora 4 anni fa su tio
la risposta non c'è bisogno di andare a cercarla chissà dove. Basta informarsi di quello che sono i salari e fare tre calcoli. Chi non ha la possibilità di avere due lavori in famiglia, da operaio anche qualificato farà molta fatica ad arrivare a fine mese. Chi, e sono parecchi che poi escono dalle statistiche di disoccupazione, passa i 45 anni e rimane senza lavoro ha molte probabilità di diventare povero. Che poi la pubblicità e pure il sistema di vivere odierno spingono molti a spendere più di quello che possono è un fatto. Non solo fra i poveri. Ma la povertà esiste. Basta non impegnarsi a nasconderla e nascondersela e la si vede senza fatica.

cambiamainagota 4 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
guarda che io scrivendo "che ci siano dei problemi è un dato di fatto" ma sarebbe bello capire la %.....si parla sopratutto di ultra 50enni e divorziati (e qui probabilmente si hanno problemi reali), ma anche di una grande "fetta" di giovani e su questi avrei qualche dubbio.....

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
infatti 40 mila svizzeri lavorano qui ma abitano in Italia dove hanno affitti e case molto piu grandi, NON pagano le casse malati etc. per cui la domanda e' : ma siamo sicuri che il nostro sistema NON sia al collasso e che le vacche grasse sono finite ??

cambiamainagota 4 anni fa su tio
Quando leggo questi articoli rimango basito e mi faccio se,pre una domanda che probabilmente non avrà mai una risposta. Che ci siano dei problemi è un dato di fatto ma quante di queste persone sono realmente in difficoltà economica per un problema sociale o perché non sanno gestire le loro entrate? Faccio l'esempio di una persona a cui diverso tempo fa ho prestato del denaro perché in difficoltà e che nel frattempo mi ha ridato la metà della cifra è da alcuni mesi non vedo più niente ma nel frattempo si è comperato un iPhone xr con airpods (era così necessario spendere 1000 frs?, quest'estate è andato tranquillamente in vacanza e non si fa mancare niente...forse è vero che una volta si viveva meglio ma sicuramente si sapeva cosa era realmente necessario e cosa era superfluo.....

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a cambiamainagota
Ritengo che la povertà sia anche cambiata, fino a qualche decennio fa povertà voleva dire fame, quindi aiutare il prossimo era un onore! Oggi non è altro che uno status sociale per la quale l'unica misurazione è la qualità del vestiario, dei gadget di cui ci si circonda e di molto altro. Oggi infatti se vai da un povero con un pezzo di pane ti riempie pure di insulti.

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a cambiamainagota
Guarda la risposta te la da questo titolo di un altro articolo, queste sono le priorità nel 2020. "Fino all’altro ieri, qui si viveva “senza cellulare” «Aspettavamo questo momento da 20 anni» La gente vuole soddisfare i propri bisogni senza rinunce e pretende che lo stato sopperisca alle loro carenze economiche; così funziona in Ticino/Svizzera.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
si sono 46 abitanti....se vuoi te ne presento altri 3 che sono in alta montagna. Sarebbe questo il tuo paragone ? :-)

cle72 4 anni fa su tio
Sì continua a sparare a zero sui frontalieri giusto perché oramai è diventato lo sport cantonale. Le statistiche sulla disoccupazione sono sempre fuorvianti, difatti si omette di dire quante persone sono in assistenza. Inoltre servirebbe a capire di quale età si sta parlando per queste persone in difficoltà. Se si parla di persone adulte vicino ai 50 anni o oltre il problema non è dei frontalieri ma dei direttori che licenziano e dei direttori che non assumono per via dei costi legati all'età. Sono quest'ultimi che devono essere messi in discussione i capi d' aziende! In Ticino se hai 50 anni sei considerato out! Questa è la realtà.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a cle72
be' come sai, il ticinese ( NON lo svizzero ) e' come l'Italiano...cerca sempre altrove il "colpevole" dei suoi mali....( leggi la risposta che mi ha dato in basso un utente al fatto del perche' certi lavori non li fanno piu' i ticinesi e capisci... )

klich69 4 anni fa su tio
Concordo pienamente con Rhodium, aggiungo solamente di scordarsi di votare è il miglior diritto soprattutto in questo cantone a 90 gradi imperterrito.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a klich69
fino a che la classe politica e' questa.....e fino a quando prevale l'individualismo nn credo si possa cambiare nulla

dan007 4 anni fa su tio
Ce una profonda crisi che non si vuole mettere in luce basandosi su statistique dei tassi di occupazione stabilì ma del dumping salariale a causa del frontelariato e la per farci capire che un domani il livellamento salariale tra paesi confinanti e il nostro sarà l’unica soluzione per restare competitivi il problema che il prodotto finale costa un botto il mercato immobiliare ne e la prova che il suo valore non è proporzionale al potere di acquisto della maggioranza della popolazione. Ticinese

streciadalbüter 4 anni fa su tio
E lasciamo entrare 70mila frontalieri al giorno nel nostro Cantone.Siamo bene governati?Rhodium ha detto una grande verita`

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
vorrei solo ricordarti alcuni " dettagli" ai quali forse NON pensi : 1- i frontalieri sono qui a LAVORARE e in parte contribuiscono anche all'economia. 2 se NON ci fossero i 70mila frontalieri vorrei vedere chi LAVORA ( non ci sono neanche 12 mila disoccupati in ticino ) in molti settori, inclusa la sanita' 3. questo cantone ha vissuto SEMPRE e SOLO di servizi ( belli i tempi che Italiani etc portavano soldi a palate vero ? alimentando tutto l'indotto...ma tutto ha una fine ) e NON ha mai industria, imprese o altro di VERO e non effimero. Per cui il tuo sfogo e' senza senso e senza obbiettivia'. QUI politici e societa' civile si e' mostrata MOLTO incapace, inutile prendersela con gli altri quando gli errori sono stati fatti qui in casa. Poi prenditela con i frontalieri se ti rende felice e appagato...

Rhodium 4 anni fa su tio
Chi dovrebbe aprire gli occhi non li apre, chi dovrebbe agire non agisce, si preferisce girare la testa dall'altra parte e far finta di non vedere. Dite grazie alla inadatta classe politica Ticinese che sta portando questo Cantone allo sfacelo. Spesso si critica la (quasi) nullità della classe politica della vicina penisola ma alla fine, sotto sotto, questo povero Cantone, non se ne discosta poi molto.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a Rhodium
io direi che negli ultimi 15 anni e' anche moltooo peggio della vicina penisola. Quando cerano le vacche grasse ( banche, fiduciari e il loro indotto dovuto dai capitali neri provenienti da ogni dove ) nessuno ha pensato di investire nel futuro, sapendo che la musica cambiava e il sistema attuale non sarebbe stato piu' sostenibile ( sopratutto in questo cantone ) . per cio' chi e' vittima del suo mal...

jena 4 anni fa su tio
grazie governanti!!! ticinesi con l'acqua alla gola e frontiere spalancate! 30'000 frontalieri in meno per dare lavoro e dignità ai residenti

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a jena
vorrei solo ricordarti alcuni " dettagli" ai quali forse NON pensi : 1- i frontalieri sono qui a LAVORARE e in parte contribuiscono anche all'economia. 2 se NON ci fossero i 70mila frontalieri vorrei vedere chi LAVORA ( non ci sono neanche 12 mila disoccupati in ticino ) in molti settori, inclusa la sanita' 3. questo cantone ha vissuto SEMPRE e SOLO di servizi ( belli i tempi che Italiani etc portavano soldi a palate vero ? alimentando tutto l'indotto...ma tutto ha una fine ) e NON ha mai industria, imprese o altro di VERO e non effimero. Per cui il tuo sfogo e' senza senso e senza obbiettivia'. QUI politici e societa' civile si e' mostrata MOLTO incapace, inutile prendersela con gli altri quando gli errori sono stati fatti qui in casa. Poi prenditela con i frontalieri se ti rende felice e appagato.....

jena 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
forse vorrei ricordarti che i disoccupati e tutti quelli in assistenza che comunque incidono sull'economia. Quelli che tu dici che sono qui per lavorare indirettamente pesano sul bilancio dello stato in quanto abbiamo tutti i non lavoratori a carico ... Sanita: colpa dei politici... basterebbe formare le persone e cosi non ci tocca importarle. tranquillo che il Ticino starebbe bene anche senza tutte queste imprese che portano solo impoverimento.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a jena
be' se la metti cosi vorrei ricordarti che 40mila ticinesi si sono trasferiti sulla facia di confine Italiano per avere stipendi etc piu' equi e una sanita' non sanguisuga come la nostra. se per te' e' un dettaglio...ps: NON pagano la sanita' in Italia, te lo premetto ( se leggi nel blog ci sono ampi articoli in merito e interviste varie )

curzio 4 anni fa su tio
Continuate pure ad assumere altri frontalieri e continuate pure a versare soldi (dei contribuenti) per "solidarietà" con altri paesi...

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a curzio
se mi trovi un ticinese che vada a fare le pulizie, lavorare in cucina, in hotel, ristorazione , turni notturni etcetc ben accetti. UN piccolissimo dato ( riportato dai media ) disoccupati : 12 mila frontalieri 70mila a casa mia mancherebbero comunque ( messo e non concesso che il ticinese faccia i lavori di cui sopra ) 58 mila lavoratori. Poi fai tu'...

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Io ne conosco e ne vedo tanti di ticinesi fare questi lavori, è una favoletta che non regge più, anche in Italia si lamentano che non trovano panettieri perchè non hanno voglia di alzarsi presto e ci sono gli immigrati che lo fanno però in Ticino pare che vogliano lavorare tutti in questi settori e il motivo semplicemente si definisce con il termina "stipendio". Fare questi lavori in Ticino vivendo in Ticino è molto dura, le paghe sono basse, senza grosse rinunce alla base, tralasciamo il superfluo (iphone tv auto) impensabile fare una famiglia con questi lavori e da qui la richiesta di lavori meglio retribuiti e più qualificati vista la voglia dei ticinesi di ancora fare figli.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
onestamente io non ne vedo e non ne conosco, e per lavoro pranzo fuori tutti i giorni......quei pochi che ho visto ( ma 2/3 veri ) sono pensionati che per ovvi motivi arrotondano. Giusto che uno si migliori, ma allora NON lamentarti se un frontaliere o altro prende il tuo posto di lavoro no ?

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
scusa, ma tu sai cosa prende un cameriere, cuoco, macellaio etcetc ? sai che NON esiste dumping perche' sono categorie OBBLIGATE da uno stipendio minimo ? Diciamo la verita'...lavura' l'e' fatica !! che e' ben diverso. Per cui NON comprendo ( e lo fanno anche gli Italiani con gli stranieri ) perche' dici cose inesatte ! dal momento che MOLTI lavori non li vuoi piu' fare, la migros, coop etc di turno ricerca altrove chi li fa' e NON li sottopaga fidati

matteo2006 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Se dico cose inesatte è perchè ho letto la fonte sbagliata? questo è un estratto di un articolo che continua poi con "Cercansi 4.400 laureati. In informatica". E’ accertato ad esempio che nel corso della stagione appena conclusasi (2017) gli esercenti romagnoli hanno fatto fatica a trovare personale per i loro stabilimenti balneari e che solo sull’Adriatico ben 1.000 posti hanno rischiato di rimanere scoperti. E’ altrettanto vero che l’Azienda ospedaliera di Matera non riesce a trovare medici per alcune specialità, benchè offra una busta paga di 3.000 euro netti. Anche alcuni settori del made in Italy però, faticano a trovare personale; ad esempio, le aziende del settore moda del Veneto sono alla disperata ricerca di sarte e ricamatrici: un’indagine a campione, su una piccola porzione di aziende ha rivelato un vuoto di 122 posizioni. E molti ristoranti e pizzerie della penisola dovrebbero chiudere i battenti per mancanza di cuochi e pizzaioli che dobbiamo far arrivare dal Nord Africa.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
inoltre se si fosse votato lo stipendio minimo in ogni settore, vedi che i furbetti del dumping sarebbero stati messi al muro e avrebbero scelto in base alle capacita', produttivita' etc. altro errore fatto ( a mio avviso )

Dioneus 4 anni fa su tio
Basta che gli uffici di statistica continuino a sfornare dati inutili lontani dalla realtà. Continuate a nascondere la polvere sotto al tappeto, cari politici ;) Perché 8 + 2 devono per forza andare a Berna: meritereste di stare a casa tutti.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
8+2 Fa 10, questo numero è bello come è brutto. Se ricevi 10 milioni sei felice, se sono 10 franchi un po' meno. Stessa cosa per le statistiche, da sole possono essere belle e brutte. Il tasso di disoccupazione a che serve senza un diagramma dei stipendi? Lo stipendio medio a che serve senza una statistica su affitti, cassa malati ecc.? Ovviamente con gli stessi numeri posso fare il positivo al governo e posso fare il catastrofico se sono populista (opposizione), ma realmente in Ticino come stiamo? Ma sopratutto, avvocati, medici, sindacalisti, ecc. con il sedere sul termosifone sono in grado di capire che fuori dalla finestra è inverno?
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