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CANTONEPer proteggere la pernice bianca servono 7’000 firme

09.10.19 - 14:55
C’è tempo fino al 16 gennaio 2020 per sostenere la specie più minacciata dal cambiamento climatico in Ticino
TiPress
Per proteggere la pernice bianca servono 7’000 firme
C’è tempo fino al 16 gennaio 2020 per sostenere la specie più minacciata dal cambiamento climatico in Ticino

BELLINZONA - Parte ufficialmente oggi la raccolta delle firme in favore dell’iniziativa popolare “Lasciamo vivere la Pernice bianca”. C’è tempo fino al 16 gennaio 2020 per convincere 7’000 persone a sottoscriverla. Un’associazione è stata costituita per la gestione della comunicazione e il coordinamento della campagna di raccolta delle firme. Sono attivi un sito internet (www.pernicebianca.ch) e una pagina nonché un gruppo Facebook.

Perché un’iniziativa per la pernice bianca? - Fra le specie d’uccelli del Ticino, è la più minacciata dal cambiamento climatico. L’aumento delle temperature sta provocando la progressiva scomparsa di ghiacciai e nevai, e un innalzamento del limite del bosco. Questa tendenza ha ripercussioni negative sull’estensione dell’habitat della pernice bianca. In Svizzera la specie vive tra 2000 e 2800 m di altitudine. Si è adattata al freddo e all'alta montagna, ma se la temperatura supera i 15 gradi entra in grande sofferenza.
In Ticino, sempre tra il 1996 e il 2015, la popolazione è diminuita del 46%, passando da una densità di 6,54 maschi/km2 a 3,53 maschi/km2. Se tra il 2001 e il 2005 gli esemplari abbattuti annualmente erano 63, negli ultimi due anni sono stati 22.

Cosa è stato fatto - Nel luglio scorso, il Dipartimento del Territorio ha deciso di introdurre una moratoria di 2 anni per la pernice bianca. La Federazione cacciatori ticinesi (FCTI) ha inoltrato ricorso al Tribunale federale, denunciando vizi formali legati all’iter decisionale. Un comitato di cittadine e cittadini ha pertanto deciso di lanciare un’iniziativa popolare per chiedere di inserire la pernice bianca tra le specie protette a livello cantonale.

I sostenitori - I promotori dell’Iniziativa sono Piergiorgio Vanossi, Sabrina Aldi, Sara Beretta Piccoli, Emanuele Besomi, Lisa Boscolo, Luigia Carloni, Ivo Durisch, Lea Ferrari, Sara Gasparoli, Stefano Klett, Sandra Lagattolla, Gianni Marcolli, Piero Mazzoleni, Tamara Merlo, Massimo Mobiglia, Matteo Quadranti, Pierre Rusconi, Caroline Schlunke, Nicola Schoenenberger, Ada Tognina.
Al comitato pubblico di sostegno dell’iniziativa hanno già aderito il WWF Svizzera italiana, Ficedula (Associazione per lo studio e la conservazione degli uccelli della Svizzera italiana), ATRA (Associazione svizzera per l'abolizione della vivisezione), le Società Protezione Animali di Bellinzona (SPAB) e di Lugano e dintorni (SPALD), la GISO (Gioventù socialista), i Verdi liberali e i Giovani Verdi, e si attendono ulteriori adesioni nei prossimi giorni da parte di altre associazioni e formazioni politiche, nonché di cittadine e cittadini a titolo personale.
Per concentrare gli sforzi in questa prima fase, sono stati organizzati anche degli eventi, come la conferenza “Cani e gatti, due stili a confronto” organizzata da ATRA per venerdì 11 ottobre alle 20.30 all’Hotel Pestalozzi. Ma ci saranno pure le bancarelle del WWF sabato al mercato di Bellinzona e altre bancarelle di volontari prossimamente anche a Lugano e in altri centri del cantone.

 

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