Una ventina di attivisti si sono presentati alla seduta del Consiglio Comunale trasformandosi in striscione vivente con scritto: «Emergenza climatica ora!»
LUGANO - C'era anche un gruppo di 24 attivisti del movimento "Sciopero per il clima" e del gruppo "Genitori per il clima" ad assistere, ieri, alla seduta del Consiglio Comunale luganese. Il motivo? La discussione e votazione della risoluzione proposta dal Partito Socialista (in unione con il Partito Comunista) e dai Verdi basata sulle richieste fatte dagli scioperanti per il clima: la dichiarazione dell’emergenza climatica da parte della città di Lugano.
Gli attivisti si sono presentati con delle pezze di stoffa attaccate, tramite delle spille, alle loro magliette. Sui rettangoli di tessuto erano dipinte delle singole lettere. Giovani e adulti si sono accostati all’interno della sala dove si è svolta la seduta in modo da creare la scritta “E-M-E-R-G-E-N-Z-A - C-L-I-M-A-T-I-C-A - O-R-A-!” e hanno così esercitato una silenziosa pressione sui politici. Uno «striscione vivente», come ribadito più volte nella sala.
La discussione del tema ha occupato più di metà della durata totale della seduta, generando un dibattito molto acceso: il Municipio ha presentato una contro-risoluzione, all’interno della quale non compariva però lo status di “emergenza climatica”.
La riunione si è però conclusa con l'approvazione di una terza risoluzione, compromesso tra le due appena citate, nella quale il Consiglio Comunale di Lugano dichiara «di essere conscio dell’emergenza climatica in corso e dell’importanza che la città può avere nell’affrontarla».
Risoluzione che ha soddisfatto gli attivisti: «Si tratta però di un punto di partenza e non di arrivo - sottolineano -. Il nostro auspicio e la nostra speranza è che a questa dichiarazione e presa di coscienza seguano dei provvedimenti concreti e coerenti. La dichiarazione dell’emergenza climatica deve fungere da promemoria ai parlamentari accompagnandoli in tutte le loro decisioni». «Le cose stanno iniziando a cambiare - concludono -. Dopo poco più di mezzo anno di manifestazioni, scioperi ed azioni, Lugano si è finalmente avvicinata a tutte quelle città svizzere che hanno dichiarato l’emergenza climatica. Noi tutti siamo il cambiamento».