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CANTONE / SVIZZERADisoccupazione stabile ormai da qualche mese

08.10.19 - 08:11
Il tasso a livello nazionale è rimasto invariato al 2,1%, il più basso dal 2001. Anche in Ticino e nei Grigioni la situazione non è mutata in maniera significativa
Ti Press
Disoccupazione stabile ormai da qualche mese
Il tasso a livello nazionale è rimasto invariato al 2,1%, il più basso dal 2001. Anche in Ticino e nei Grigioni la situazione non è mutata in maniera significativa

BERNA - Il tasso di disoccupazione ufficiale rimane fermo e su livelli contenuti in Svizzera: la quota dei senza lavoro si è attestata in settembre al 2,1%, lo stesso valore registrato in giugno, luglio e agosto, nonché dato più basso da fine 2001. Nel confronto su un anno vi è stata una contrazione di 0,2 punti.

Ma nel frattempo altre 3000 persone non hanno ormai più diritto a percepire i contributi dell'assicurazione. In Ticino la disoccupazione è al 2,5% (tasso invariato rispetto ad agosto, -0,1 annuo), nei Grigioni allo 0,8% (+0,1 mensile, -0,1 annuo).

Ticino al settimo posto - In Ticino i senza lavoro erano 4273: 61 in più di agosto e 254 in meno di settembre 2018. A titolo di confronto, la media annua del 2018 è stata di 4953, quella del 2017 di 5667. Il Ticino (2,5%) presenta una quota di senza lavoro che è la settima più alta in Svizzera: valori più elevati che a sud delle Alpi si osservano solo a Ginevra (3,8%), Vaud (3,3%), Giura (3,3%), Neuchâtel (3,3%), Basilea Città (2,7%) e Sciaffusa (2,6%). Sopra la media elvetica sono anche Argovia (2,4%) e Friburgo (2,3%), mentre i tassi più contenuti sono osservati a Obvaldo (0,6%), a Nidvaldo (0,7%) e nei Grigioni (0,8%): il cantone trilingue ha 852 disoccupati (+19 su agosto e -105 su base annua).

Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO), a livello nazionale, alla fine di settembre 99’098 disoccupati erano iscritti presso gli uffici regionali di collocamento (URC), 454 in meno di 30 giorni prima. Nel confronto su dodici mesi è stato osservato un calo di 7488 unità.

Disoccupazione bassa, anche se... - Va rilevato che il tasso rimane ai livelli più bassi da quasi 18 anni. A titolo di confronto gli ultimi dati di settembre erano stati 3,1% (2015), 3,2% (2016), 2,9% (2017) e 2,3% (2018). Le quote di senza lavoro registrate dalla SECO sono comunque tradizionalmente basse: negli ultimi 20 anni il valore mensile più elevato è stato del 4,3%, osservato nel gennaio 2004. Va anche rilevato come i dati sulla disoccupazione non tengono conto di coloro che hanno esaurito il diritto a ricevere le prestazioni e che ad esempio vivono di risparmi o si trovano a beneficio dell'assistenza.

Setacciando in dettaglio le tabelle relative a settembre 2019 emerge che fra i giovani la disoccupazione è del 2,4% (-0,1 mensile, -0,2 annuo); i disoccupati di 15-24 anni erano 12'652. Tra i lavoratori ultra 50enni il tasso è del 2,2% (nessuna variazione mensile, -0,2 annuo) e il fenomeno interessa 27'421 persone. I disoccupati di lunga durata (cioè quelli iscritti agli URC da oltre un anno) erano 13'286: 165 giovani, 6342 25-49enni e 6733 ultra 50enni.

Svizzeri vs. stranieri - Leggendo i dati in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro dell'1,6%, gli stranieri del 3,6% (in entrambi i casi: dato fermo mensile, -0,2 annuo). Fra chi non ha il passaporto rosso le differenze sono comunque notevoli: fermo restando che nessuna comunità presenta valori inferiori a quelli relativi ai cittadini elvetici, lo scarto è ancora ridotto per tedeschi (2,3%), ma si fa già più consistente per gli italiani (3,3%) e i francesi (4,3%). Il dato più elevato è registrato dagli africani (7,6%), che la SECO presenta nel loro insieme, ma elevati sono anche i tassi di bulgari (6,1%), kosovari (5,4%), rumeni (5,5%) e turchi (5,0%). Nel suo insieme i 28 paesi dell'Ue (3,1%), con cui vige la libera circolazione delle persone, presentano una quota quasi doppia (3,1%) di quella mostrata dagli svizzeri.

Alcune considerazioni - I dati diffusi dalla SECO si basano sulle persone effettivamente iscritte agli URC. La definizione è quindi diversa da quella dei disoccupati ai sensi dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che opera attraverso sondaggi e che rende nota la sua stima trimestralmente: l'ultima disponibile - pubblicata a metà agosto - dà la disoccupazione in Svizzera nel secondo trimestre al 4,2%. Lo scarto fra i due dati - quello della SECO e quello ILO - suscita spesso acceso dibattito.

I disoccupati sono solo una parte del totale delle persone in cerca di impiego: quelle registrate presso gli URC in agosto erano 171’423, 1574 in più rispetto al mese precedente e 7076 in meno di un anno prima. In Ticino erano 8304 (+2,1% mensile, -1,0% annuo), nei Grigioni 1713 (+8,9%, -10,1%).

La SECO ha pubblicato anche gli ultimi dati disponibili relativi al lavoro ridotto, che in luglio ha interessato 744 persone (-50,6% in confronto a giugno) e 58 aziende (-31,0%), per un totale di 14'885 ore perse (-25,0%). A titolo di confronto, nel luglio 2018 erano state registrate 21’451 ore perse, ripartite su 416 persone in 59 aziende.

A luglio si riferisce anche l'ultima informazione riguardo alle persone che hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione: erano 3028, un dato superiore a quello di giugno (2196) e alla media mensile del 2018 (2930), ma inferiore a quella dei tre anni precedenti.

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COMMENTI
 

miba 4 anni fa su tio
La madre delle fake news nostrane......

dan007 4 anni fa su tio
la verita sulla disoccupazione chiedetela agli Svizzeri

Dioneus 4 anni fa su tio
Basta prendere per il cu*o. La disoccupazione reale è ben più alta dato che questi dati del ciuff non considerano né chi è in assistenza, né quelli che sono a piedi ma hanno rinunciato ad iscriversi (data l'inutilità e la scarsa professionalità delle casse disoccupazione). Lo stesso articolo del resto dice che 3000 persone hanno perso il diritto alla cassa, e non certo perché hanno trovato lavoro. Concordo con @Nicklugano: non dovreste neppure pubblicarle queste "notizie"

Nicklugano 4 anni fa su tio
Ma la volete smettere di dare spazio e visibilità elle statistiche farlocche della SECO ? O magari ci credete davvero ?

Zico 4 anni fa su tio
Risposta a Nicklugano
io concordo con te e non ho nemmeno letto le farloccate della SECO. questi sì dovrebbero restare in disoccupazione
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