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GRAVESANO“Finti interventi” le denunce sono ormai una dozzina

06.10.19 - 10:32
S’allarga l’inchiesta sulle operazioni effettuate dal neurochirurgo dell’Ars Medica. Altre decine di pazienti si sarebbero rivolti all’ospedale civico per verifiche dopo lo scoppio del caso
“Finti interventi” le denunce sono ormai una dozzina
S’allarga l’inchiesta sulle operazioni effettuate dal neurochirurgo dell’Ars Medica. Altre decine di pazienti si sarebbero rivolti all’ospedale civico per verifiche dopo lo scoppio del caso

GRAVESANO - La sanità ticinese sta impegnando a fondo il Ministero Pubblico. Secondo quanto riferisce oggi il Caffè, sono ormai una dozzina le denunce arrivate in procura dallo scoppio del caso. Il caso è quello del neurochirurgo dell’Ars Medica, finito sotto inchiesta, dopo che tra febbraio e lo scorso luglio il Medico cantonale e l’ospedale civico di Lugano hanno segnalato quattro presunte finte operazioni alla schiena. Va tuttavia precisato che non è dato al momento sapere se al centro delle stesse denunce ci sia sempre lo stesso neurochirurgo. 

La vicenda appare, d’altro canto, ancora in evoluzione. Sarebbero infatti decine i pazienti che si sono rivolti al nosocomio pubblico per far luce su operazioni o trattamenti effettuati nella clinica. Trattamenti che evidentemente non hanno risolto il problema. La vicenda entra dunque nel terreno delle perizie mediche. A supportare l’accusa di “false operazioni”, tecnicamente “sham surgery”, ci sono innanzitutto le verifiche sui quattro casi iniziali effettuate al Neurocentro dell’ospedale civico: in tre casi, il domenicale, parla anche di operazioni filmate per risolvere il problema lamentato dai pazienti in teoria solo toccati ("si arriva a toccare l'osso ma non si esegue nessun intervento") dal neurochirurgo sotto inchiesta.

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