Lanciata una petizione e una manifestazione per spingere una rivoluzione culturale e politica in ambito ambientale: «Vogliamo una città più vivibile»
LUGANO - Mobilità e pianificazione: la Città di Lugano è in ritardo, in particolare di fronte alla crisi climatica che sta interessando tutto il pianeta. «Anzi, l’Esecutivo sta persino facendo dei passi indietro, avviando una sperimentazione del PVP che di fatto riapre il centro cittadino al traffico». È quanto denunciano i consiglieri comunali della sinistra Raoul Ghisletta (PS), Nicola Schönenberger (Verdi) e Carlo Zoppi (PS), lanciando una petizione che chiede una Lugano più vivibile attrattiva e con meno traffico.
Petizione in quattro punti - La raccolta di firme, promossa dall’Associazione traffico e ambiente (ATA) col sostegno di una quindicina di associazioni e partiti, sottolinea in particolare la necessità di intervenire in tre ambiti: il trasporto pubblico, che va reso più attrattivo sia dal punto di vista dell’offerta che del costo; la mobilità lenta, che va promossa per rendere il centro e i quartieri più vivi, belli e liberi dal traffico; la pianificazione, per uno sviluppo sostenibile. E poi si chiede anche l’applicazione dei principi di quanto richiesto dal movimento giovanile per il clima. «Si punta a una rivoluzione politica e culturale, si vuole far capire che queste misure sono prioritarie» ha sottolineato Ghisletta in un incontro con la stampa.
La petizione in questione vuole anche essere una risposta a quella che era stata lanciata nel 2015 per una revisione del PVP cittadino: allora erano state raccolte quasi 8’000 firme. «Anche noi puntiamo a tanto» ha detto Zoppi, segretario dell’ATA, affermando che «la città è sulla via del declino».
La strategia «nel cassetto» - Sì, perché sul fronte dello sviluppo sostenibile «ci sono tante belle parole, ma mancano i fatti». Così il rappresentante dei Verdi Schönenberger, che ha spiegato come la strategia della Città di Lugano sia - a suo parere - finita in un cassetto. Si parla per esempio del Piano energetico comunale, che era stato stabilito nel 2016 per una sua introduzione nel 2017. «Ma è slittato al 2020». E poi l’Esecutivo insiste sul fatto che Lugano è la città più verde della Svizzera, «ma lo fa tenendo conto dei boschi della Valcolla». In verità il verde urbano è il 7,1% della superficie costruita. «Lugano si piazza quindicesima su quindici, secondo i dati della Confederazione» ha sottolineato ancora Schönenberger.
In piazza coi monopattini - L’obiettivo è anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Una sensibilizzazione che il prossimo 13 ottobre passerà dalla manifestazione #LuganoMigliore: un corteo di monopattini, biciclette e pedoni per la qualità di vita organizzata principalmente dal PS cittadino. L’appuntamento sarà alle 14.30 in Piazza Luini (davanti al LAC).