Sarà il vicepresidente di LASA a intercedere in favore dello scalo luganese per chiedere un allentamento o una deroga al principio di cabotaggio. A novembre il rapporto della Gestione
LUGANO - Novembre potrebbe essere un mese cruciale per le sorti dell’aeroporto di Lugano Agno. La Commissione della gestione - come riferiscono alcuni media ticinesi stamattina - intende infatti presentare il suo rapporto al Consiglio comunale, che voterà sullo stanziamento del credito.
Ma dalla Commissione potrebbe anche uscire un rapporto di minoranza, da parte di chi non ha apprezzato le «risposte non definitive» del CdA di LASA e del Municipio. «Ci viene richiesto un atto di fede nei confronti dello scalo - ha detto la commissaria del PS Simona Buri al CdT -, atto al quale non tutti partecipano».
Dal canto loro, invece, CdA e sindaco descrivono con positività l’incontro di lunedì sera, in cui hanno ribadito la volontà di risollevare le sorti dello scalo.
E sarà il vicepresidente di LASA Filippo Lombardi a intercedere in favore dell’aeroporto con Berna, chiedendo direttamente alla direttrice del Dipartimento federale dell’ambiente e dei trasporti un allentamento o una deroga al principio di cabotaggio. Secondo la legge federale sulla navigazione aerea, infatti, il trasporto professionale di persone o di merci per via aerea tra due punti del territorio svizzero è riservato, di regola, alle imprese svizzere. Una legge pensata per proteggere le compagnie svizzere da quelle straniere, insomma. Ma se nessuno è interessato alla tratta Lugano-Ginevra, lo scalo intende chiedere una deroga.
E lunedì si è parlato anche di Zimex Aviation, lasciando intendere che la porta non è ancora chiusa. Il CdA di LASA incontrerà infatti i vertici per capire se è ancora possibile trattare, nonostante la compagnia aerea zurighese si sia detta «sorpresa» di essere stata nominata quale futuro operatore per i voli di linea nell’ambito dello studio elaborato dal centro competenze dell’Università di San Gallo.