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CANTONEI Verdi tirano il freno al 5G: «Ci vuole un maggior principio di precauzione»

10.09.19 - 09:51
Con un articolato documento e due atti parlamentari, gli ecologisti esprimono inoltre la loro opposizione a «qualsiasi allentamento dei limiti come pure all’assegnazione di nuove frequenze»
Tipress (archivio)
La prima antenna 5G è stata posata a luglio a Locarno. Altre sono seguite.
La prima antenna 5G è stata posata a luglio a Locarno. Altre sono seguite.
I Verdi tirano il freno al 5G: «Ci vuole un maggior principio di precauzione»
Con un articolato documento e due atti parlamentari, gli ecologisti esprimono inoltre la loro opposizione a «qualsiasi allentamento dei limiti come pure all’assegnazione di nuove frequenze»

BELLINZONA - I Verdi si dicono preoccupati «per la fretta» di installare antenne per la rete 5G. E la loro preoccupazione è stata tramutata in un articolato documento e in due atti parlamentari in cui gli ecologisti insistono per un «maggiore principio di precauzione a beneficio della popolazione» ed esprimono la «loro opposizione a qualsiasi allentamento dei limiti come pure all’assegnazione di nuove frequenze».

I due atti, che - come viene precisato in una nota - sono stati firmati da tutti i granconsiglieri Verdi e da alcuni deputati di altri partiti (vedi box),  e viene precisato in una nota - hanno lo stesso contenuto ma due iter diversi: l'iniziativa cantonale diventerà una mozione federale con tanto di messaggio del Consiglio Federale, voto agli Stati e al Nazionale. La Risoluzione Generale, invece, va direttamente al Consiglio Federale che dovrà decidere se darle seguito o cestinarla. «Fare due atti - precisano i Verdi - significa quindi aumentare la pressione sul Consiglio Federale per attuare effettivamente la moratoria». Moratoria cantonale che, come ricordato, è già stata decisa in diversi altri cantoni. 

Questi atti parlamentari si basano su un articolato documento di posizione sulla questione del 5G che i Verdi del Ticino hanno adottato lo scorso luglio. In esso gli ecologisti si dicono«assolutamente contrari»  a un aumento dei limiti di radiazione e si impegnano per un «rafforzamento del principio di precauzione». Inoltre i Verdi si adopereranno affinché in Svizzera «il maggior numero possibile dei sgnali venga trasmesso via cavo».

I Verdi precisano che non intendono opporsi «di principio» alle nuove tecnologie, ma chiedono di «diminuire l’esposizione alle onde elettromagnetiche e di sviluppare le alternative più sicure» domandando inoltre a Cantoni e Confederazione di adottare «una campagna di sensibilizzazione sull’inquinamento elettromagnetico e sussidino una campagna di misurazione dell’elettrosmog».

I firmatari: Samantha Bourgoin, Claudia Crivelli Barella, Cristina Gardenghi, Marco Noi, Nicola Schoenenberger, e Andrea Stephani (Verdi), Fiorenzo Dadò e Giorgio Fonio (PPD), Matteo Quadranti (PLR) e Simona Buri (PS).

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COMMENTI
 

Corri 4 anni fa su tio
Vedo che anche tio si mette con le lobby! Perché avete tolto mio commento? Libera espressione dov’è Finito? Poi se il link che ho messo dimostra che fate favoritismo, il video non è un complotto è per fare valere i nostri diritti. Se voi nascondete la verità come lo fanno i politici senza trasparenza, allora questo sistema fallirà prima o poi, la gente si sta svegliando grazie a internet. Basta subire. Chi ha occhi vede, chi ha orecchie ascolta, fare finta come le 3 scimmie sprofonda nella sua anima.

Nazgul 4 anni fa su tio
Risposta a Corri
Lo hanno tolto probabilmente perchè c'era un link e per motivi di sicurezza preferiscono non lasciare commenti con link che potrebbero portare a siti loschi. Non è che bisogna sempre cercare il complottismo dietro ogni cosa, così come non bisogna credere ad ogni scemenza che si vede su internet (riferito al video di "prove" che hai citato). Gli occhi per vedere e le orecchie per ascoltare sarebbe meglio utilizzarli per leggere e sentire ciò che dice la scienza, quella vera.

Corri 4 anni fa su tio
Risposta a Nazgul
Purtroppo anche nei scienziati non si trovano tra di loro, ci sono quelli troppo terra-terra che vedono solo fino alla punta del loro naso e altri che vanno aldilà, ed io mi baso su di essi .

Nazgul 4 anni fa su tio
Risposta a Corri
La scienza non è un'opinione, nemmeno per gli scienziati. Sono i risultati degli esperimenti ritenuti attendibili a determinanre il consenso della comunità scientifica, non i pareri dei singoli. Indovina qual'é il consenso della comunità scientifica in questo ambito?

Nazgul 4 anni fa su tio
Non vogliono opporsi di principio alle nuove tecnologie, lo fanno solo quando questo può portare voti facili :) Nessun argomento solido, solo paure, bufale e allarmismo a puro scopo demagogico.

Bayron 4 anni fa su tio
Non si può frenare la tecnologia... non vi sta bene il 5G!!?? Emigrate..
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