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CADROViaggiare nel cervello e nello spazio, da oggi si può

03.09.19 - 13:07
Benvenuti nell'Ideatorio dell'USI a Cadro. La nuova sede espositiva “stabile” è stata inaugurata questa mattina. Borradori: «Stupore e meraviglia come per i bambini»
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Viaggiare nel cervello e nello spazio, da oggi si può
Benvenuti nell'Ideatorio dell'USI a Cadro. La nuova sede espositiva “stabile” è stata inaugurata questa mattina. Borradori: «Stupore e meraviglia come per i bambini»

 CADRO - Nella giornata dedicata alla digitalizzazione, nell’ex casa comunale di Cadro viene inaugurata la nuova sede espositiva de “L’ideatorio dell’USI”. Con essa è stato pure svelato un ricco programma di attività e incontri rivolti alla popolazione - e in particolar modo alle scuole - per far dialogare scienza e società. Il centro offre numerose attività che spaziano dai viaggi per il cosmo all’esplorazione del nostro cervello. Non mancheranno inoltre atelier e laboratori creativi sulla robotica o il tinkering, moderno metodo educativo che consente ai bambini di apprendere le materie MINT (matematica, informatica, scienze naturali e tecnica) giocando. Il tutto arricchito da un programma di eventi e incontri aperti a tutti.

«Sforzo collettivo» - Alla presentazione della nuova casa “stabile” dell’ideatorio - che dalla sua fondazione nel 2005 ha accolto oltre 150’000 visitatori in diversi luoghi del cantone - non poteva naturalmente mancare il rettore dell’ateneo ticinese Boas Erez. La sua soddisfazione è palpabile: «Come Università siamo fieri di poter offrire questo contenuto in questo spazio. Ma lo sforzo è stato collettivo». Poi il rettore spiega in una frase cosa rappresenta questo nuovo centro: «È un nuovo museo a Lugano. Lo spirito però è quello di lavorare alle radici della scienza. Quello di esplorare». 

«Stupore e meraviglia come per i bimbi» - Luogo d’incontro con la scienza, quindi ma l’ideatorio si presenta anche come nuova piazza culturale di confronto su temi d’attualità allo scopo di favorire il dialogo tra scienza e società, con particolare attenzione ai più giovani.  E proprio della fanciulezza e dei suoi ricordi parla il sindaco di Lugano Marco Borradori. «La scienza è una delle cose più difficili da spiegare. Ma come viene spiegata qui diventa qualcosa di magico. Loro riescono a spiegare le cose difficili in modo semplice. Immagino un bambino o una bambina a cui vengono svelati i segreti dell’universo. Immagino il loro stupore e la loro meraviglia. Momenti che non scorderanno mai più». Il sindaco sottolinea poi che la creazione di questo centro a Cadro è un piccolo «miracolo»: «Siamo tutti fierissimi di questa realtà che porta valore aggiunto ad un quartiere già molto attivo».

«Siamo molto fieri» - L’ideatorio è un’antenna di Science e Cité, centro delle Accademie svizzere delle scienze. Per questo a salutare la nascita del nuovo centro è giunto in Ticino anche il direttore di questa Fondazione Philippe Burkhard che ci ha tenuto a dire due parole in italiano prima di passare al tedesco: «Per me è un immenso piacere essere qui per l’inaugurazione di questo centro. Siamo tutti molto fieri».

«Il più grande insegnamento della scienza» - Ultimo a prendere la parola, davanti ad un paesaggio che ricorda il 50esimo dell’allunaggio, è il responsabile dell’Ideatorio Giovanni Pellegri che per prima cosa ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la creazione di questo spazio. «È stato un lavoro di squadra che ci ha permesso di essere qui oggi». Poi, Pellegri ha espresso alcune considerazioni sull’ideatorio. «Le immagini della luna ci mostrano solo desolazione. Il nulla. Mentre sulla Terra la vita è considerata quasi una banalità». Ed è qui che entra in gioco il “sapere scientifico”: «Esso crea una visione su quello che siamo che ritengo irrinunciabile». E con questa riflessione Pellegri non si rivolge solo ai bambini ma anche ai grandi visto che il 65% dei visitatori sono adulti. «L’ideatorio tenterà, in questi nuovi spazi, di creare questa cultura. Cercheremo di allargare la visione che abbiamo su noi stessi. Spero che altre persone possano venire qui, farsi affascinare e tornare a casa con qualche dubbio. Con un sentimento di gratitudine. Solo per esserci. Il più grande insegnamento che la scienza possa dare».

Festa di inaugurazione - L’ideatorio dell’USI - aperto al pubblico dal prossimo 7 settembre - è quindi pronto ad accogliere le scuole e il grande pubblico con un’esposizione interattiva sul cervello, il nuovo planetario astronomico, laboratori sulla robotica e la tecnologia. L'inaugurazione al pubblico inizierà alle 11.00 con gli interventi di Boas Erez, Marco Borradori e Giovanni Pellegri.  In collaborazione con la Commissione del quartiere di Cadro saranno in seguito offerti un aperitivo e una maccheronata alla popolazione (rimandata in caso di brutto tempo). Durante tutta la giornata sarà possibile visitare gratuitamente l’esposizione, il planetario e i laboratori.

Le proposte:

“Imperfetto – Tra inciampi e abilità del nostro cervello” - La nuova esposizione interattiva che mette al centro dell’esperienza del visitatore potenza e fragilità del nostro cervello. Realizzata con la supervisione scientifica del Neurocentro dell’EOC, vede la presenza di postazioni interattive create in collaborazione con lo studio Gysin & Vanetti e il Corso di architettura d’interni della SUPSI.

Planetario astronomico - la struttura rinnovata e moderna che permetterà di esplorare l’Universo, dal nostro Sistema Solare allo spazio profondo, con un sistema digitale all’altezza dei migliori planetari.

L’offerta si arricchisce anche di un percorso intitolato “L’officina dei ricordi”, legato agli odori, e di laboratori specifici sulla robotica e sulla tecnologia. Infine, una serie di eventi collaterali (attualmente più di 30 proposte in calendario) completa il programma annuale delle attività del nuovo centro.

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