L'ASPASI si dice sconcertata dalla situazione attuale: «Servono fiducia e stabilità»
LUGANO - Garantire il volo per Zurigo sul medio termine e ripristinare al più presto quello su Ginevra. È quanto auspica l’Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana (ASPASI), prendendo oggi posizione sul clima creatosi nelle ultime settimane attorno all’aeroporto di Lugano-Agno e dicendosi «sconcertata» per l’attuale situazione.
Una situazione che «non è dovuta al disinteresse dei passeggeri e dunque ad un problema di domanda» scrive l’ASPASI in un comunicato, ricordando i 180’000 passeggeri che sono transitati dallo scalo nel 2016. Serve «maggiore responsabilità nei confronti di chi utilizza l’aeroporto e di chi lavora con e per esso», ha in particolare sottolineato Marco Romano, presidente dell’associazione.
«L’impresa non è impossibile» secondo l’ASPASI, che cita in tal proposito gli esiti dello studio commissionato all’Università di San Gallo. Nel 2017 l’aeroporto ha creato 1665 impieghi, suddivisi fra posti di lavoro diretti, indiretti e indotti, generando un valore aggiunto pari a 195 milioni di franchi.
La responsabilità, conclude l’associazione, è in mano pubblica. «In palio, oltre alla competitività della Svizzera italiana, vi sono numerosi impieghi e la reputazione della piazza Luganese».