Tuto Rossi posta su Facebook l'immagine di un albero abbattuto. «Poi arrivano sei municipali che aspirano solo alla loro rielezione e approvano la demolizione»
BELLINZONA - La motosega ancora appoggiata sull'enorme tronco, ormai tagliato. E il messaggio che inizia così: «Questo è uno degli scempi compiuti dal Municipio di Bellinzona». È Tuto Rossi a postare su Facebook l'immagine di un cedro di 200 anni abbattuto.
Il consigliere comunale UDC, fra le voci levatesi a salvaguardia dei tigli di Viale Stazione a Bellinzona, ha affidato ai social la sua riflessione nei confronti del Municipio «della motosega facile», come lo ha già definito in precedenza. «Anche un cretino vede che era sanissimo», scrive dell'albero tagliato.
Per Tuto Rossi è «un gesto quasi "criminale"» l'abbattimento di una pianta di 200 anni. Un albero «che è stato piantato 8 generazioni fa, quando Beethoven scriveva la 9 sinfonia; a Bellinzona passavano ancora i carri dei Pellegrini e dei commercianti diretti a Roma; le murate dei castelli facevano ancora da dogana per il pagamento dei pedaggi; Napoleone imperversava nell’Italia del Nord, non c’era né luce né gas e i Bellinzonesi si scaldavano a legna».
Il consigliere comunale democentrista, infine, incalza: «Poi arrivano 6 municipali che aspirano solo alla loro rielezione e approvano la demolizione senza nessun rispetto della storia e della cultura della Città che devono governare».