Oltre ad essere pericolosa, per l'associazione TIVAS la Valposchiavo «non può assorbire più di tante vetture ogni giorno ad ogni stagione senza stravolgere i propri connotati»
POSCHIAVO - No al passo della Forcola aperto no-stop anche nei mesi invernali. È la ferma posizione dell'associazione di Poschiavo (GR) "TIVAS - Traffico Intelligente in Valle per un Ambiente Sostenibile", in merito all'eventualità di un accesso permanente della tratta durante le Olimpiadi.
«Con l'assegnazione a Milano-Cortina dei Giochi olimpici invernali 2026, - scrivono alcuni membri della TIVAS in una lettera indirizzata alla Regione Bernina e al consiglio comunale di Poschiavo riportata sul sito online del giornale locale "Il Bernina" - le pretese di Livigno sull'apertura della Forcola si sono riaccese. Il sindaco Bormolini si fa avanti con un'offerta di posti letto ma non siamo al mercato: stiamo parlando di ben altro che di pernottamenti».
Quanto si prospetta dietro le parole del sindaco di Livigno, prosegue la lettera, è «l'incombenza di un traffico insostenibile a svantaggio della Valposchiavo, che non può assorbire più di tante vetture ogni giorno ad ogni stagione senza stravolgere i propri connotati».
Il Governo cantonale, inoltre, si è già espresso in merito ai lavori sulla stessa, aggiungono i membri dell'associazione: «Non v'è alcuna intenzione d'investire sulla tratta, poco richiesta dai cittadini svizzeri in generale e dai grigionesi in particolare. Si tratta peraltro di una strada angusta di carattere alquanto pericoloso, a causa della tortuosità del tracciato, delle condizioni atmosferiche e dei ripidi fianchi circostanti, sempre a rischio valanghe nel periodo invernale».
Ad aprile scorso, in effetti, in riferimento ad alcune dichiarazioni delle autorità della Regione Lombardia apparse su media italiani, il direttore del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste del Cantone dei Grigioni, Mario Cavigelli, aveva smentito a Keystone-ATS l'esistenza di un accordo sull'apertura straordinaria del passo della Forcola di Livigno durante le Olimpiadi del 2026: «ci siamo dichiarati disposti, in via eccezionale, a valutare la possibilità di aprire temporaneamente il passo ma questo dipenderà da diversi fattori e non è garantito a priori».
«Voler tenere chiusa a priori la Forcola anche quando il grado di innevamento è minimo, non ci sembra rispettare lo spirito di collaborazione reciproca che si è instaurato negli ultimi anni tra Regione Lombardia, la Provincia di Sondrio e il Cantone dei Grigioni». Tuttavia, aveva aggiunto Cavigelli, «tutto dipenderà dalle condizioni meteorologiche e di innevamento del passo, fattori che determineranno la sicurezza o meno della tratta».
In ogni caso, aveva concluso il direttore, «il Cantone non è disposto ad investire risorse in interventi infrastrutturali per migliorare o garantire la sicurezza del transito per il periodo in oggetto. Eventuali risorse disponibili andranno semmai a beneficio di investimenti e progetti sulla tratta del Bernina tra Campocologno e Pontresina, la quale costituisce il principale asse di comunicazione per la Valle di Poschiavo».