Il Festival del Film non è nemmeno iniziato. Ed è già polemica tra gli avventori del popolare luogo d’incontro legato alla rassegna. Gli organizzatori: «Scelte mirate. Ecco perché»
LOCARNO – Il Festival del Film di Locarno non è neanche iniziato ed è già polemica sulla Rotonda. Sui social sono abbastanza pesanti gli attacchi agli organizzatori da parte di alcuni avventori. C’è chi parla di poche bancarelle, di uno scenario desolante. Chi ironizza sull’assenza di un capannone (e su cosa dovesse succedere in caso di pioggia). Va detto, per dovere di cronaca, che c’è anche chi apprezza il maggiore spazio di mobilità per i visitatori rispetto al passato.
Inversione di rotta motivata – Ma cosa c’è dietro a questo drastico ridimensionamento? Si è sostanzialmente passati da una settantina a una trentina di espositori. «È stata una nostra scelta precisa e ponderata – sostiene Mattia Storni, vice direttore operativo del Festival del Film –. In passato c’erano davvero troppi stand. Si facevano una concorrenza spietata tra loro. E alla fine, anche per il fatto che la gente tende sempre a volere spendere meno, ci guadagnavano in pochi. Ora chi c’è ha davvero la possibilità di guadagnare somme importanti».
Un luogo da vivere a cielo aperto – Il pensiero è, tuttavia, rivolto anche all’utenza. «Negli scorsi anni c’era quasi una situazione soffocante, con un espositore appiccicato all’altro. Adesso chi viene in Rotonda ha l’opportunità di muoversi con maggiore agio. E anche in caso di pioggia, non vedo particolari problemi. Ci sono comunque dei ripari. La scelta di non avere più il capannone? Mirata anche quella. La Rotonda è bella da vivere all’aria aperta. Alzi la testa e vedi il cielo. Poi se una sera diluvia, pazienza. Ci si rifarà la sera dopo. Le serate sono tante, complessivamente 18, una in più della scorsa edizione».
Più animazione – Storni pone l’accento, inoltre, su un aspetto cruciale. «Ci sono meno stand, è vero. Ma ci sono più eventi. In fondo le bancarelle sono sempre le stesse. Ogni serata però avrà spunti e animazioni differenti. Ormai non si può accontentare tutti. Abbiamo scelto questa via e ci crediamo molto».
Moon & Stars non c’entra nulla – Chiusura su una voce che circola da qualche tempo. Alcuni mormorano che dietro all’organizzazione della Rotonda quest’anno ci sia lo zampino di Moon & Stars. «L’abbiamo sentita anche noi questa storia – conferma Storni –. Posso assicurarvi che Moon & Stars non ha nulla a che vedere con l’organizzazione della Rotonda. Semplicemente c’è chi ha fatto confusione. Perché, per studiare questo nuovo concetto, ci siamo affidati a una specialista freelance che, in passato, ha fatto da consulente anche per Moon & Stars. Tutto qui».