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BELLINZONACaso Carpinteri: i retroscena legali

23.07.19 - 07:14
All’ex finto cuoco di Belusconi non è stato rilasciato il permesso. Il deputato MPS Matteo Pronzini se la prende col Governo. Ma il Cantone reagisce: «Siamo stati efficaci»
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Caso Carpinteri: i retroscena legali
All’ex finto cuoco di Belusconi non è stato rilasciato il permesso. Il deputato MPS Matteo Pronzini se la prende col Governo. Ma il Cantone reagisce: «Siamo stati efficaci»

BELLINZONA – «Questa risposta è inaccettabile». Matteo Pronzini, deputato del Movimento per il Socialismo (MPS) ce l’ha col Governo. E con la replica alla sua interrogazione in merito alla presenza in Ticino di Salvatore Carpinteri, 48enne italiano. L’ex finto cuoco di Berlusconi, protagonista di una lunga lista di reati in Italia, non può più entrare in Svizzera. Lo conferma la segreteria di Stato della migrazione. «Le autorità – tuona Pronzini – ci hanno messo troppo a capire chi fosse questa persona. Assurdo». «Questo caso – replica in maniera assertiva Silvia Gada, capo della Sezione della Popolazione – è un esempio dell’efficacia dei controlli che fanno emergere le situazioni critiche. Non il contrario».

Il campanile al centro del villaggio – Gada rimette il campanile al centro del villaggio. «Per chiarezza, preciso che non si tratta di un’espulsione, ma di un mancato rilascio del permesso di soggiorno dopo le verifiche delle autorità cantonali. Inoltre, nei confronti del signor Carpinteri, le autorità federali hanno disposto un divieto di entrata contro il quale è stato inoltrato un ricorso».

Un grosso punto di domanda – Ricorso che solleva qualche domanda. «Quindi – si chiede Pronzini – significa che qualsiasi delinquente può entrare in Svizzera, opporsi al rifiuto della richiesta di permesso e poi fare ciò che vuole per due anni? Io capisco che ci siano degli iter burocratici. Ma serve anche del buonsenso in casi particolari». Gada è trasparente: «Ogni persona che riceve una decisione da un’autorità cantonale o federale ha il diritto di impugnarla».

Su Google si parlava molto di lui – Due anni per chiarire la situazione, nonostante il nome (con relativo curriculum) dell’ex finto cuoco di Berlusconi fosse reperibile facilmente sul web. «I tempi – riprende Gada – sono dettati dalle garanzie procedurali di diritto di tutte le persone e dal tipo di decisione presa».

La moglie resta in Svizzera – Interrogativi anche sul fatto che la moglie dell’ex finto cuoco di Berlusconi continuerà a vivere in Ticino, con i figli. «Soprattutto nei casi dei cittadini comunitari – evidenzia Gada – i coniugi possono avere un diritto autonomo a un permesso di soggiorno. Questo può quindi comportare che sebbene uno dei due coniugi sia colpito da una determinata misura l'altro non lo sia».

Non esistono permessi B provvisori – Carpinteri, quando ci aveva ospitati nella sua casa di Locarno, ci aveva parlato di un permesso B provvisorio. «Non esistono permessi B provvisori – sottolinea Gada – ma l’Ufficio su richiesta rilascia una dichiarazione sostitutiva che attesta che la persona ha pendente una domanda di rilascio di un permesso o che è pendente un ricorso».

La curiosità
Il cittadino che, per primo, ha segnalato la situazione di Carpinteri è un dipendente statale. Il Cantone gli sta facendo storie perché avrebbe scritto alcune email sulla vicenda in tempo di lavoro. Affaire à suivre.

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