Ecco il retroscena della rivolta nella frazione di Pasquerio. La conferma arriva dalla stessa azienda: «È la prassi»
POLLEGIO – Quasi tutti contro quell'antenna 5G nella frazione di Pasquerio, a Pollegio. Di certo, però, almeno una persona non sarebbe contraria alla posa dell'infrastruttura. Si tratta del cittadino che avrebbe "ospitato" l'apparecchio nel proprio giardino. Emerge, infatti, che Swisscom gli avrebbe offerto la cifra di 100.000 franchi come compenso.
Nella mattinata di giovedì, diversi abitanti della zona si erano riversati in strada per dichiarare il loro disappunto. Presente anche una troupe televisiva, che sta girando un documentario sul tema. Si ipotizza che il Comune stia nel frattempo studiando delle alternative.
Intanto, però, l'offerta da Swisscom c'è stata, eccome. E a confermarlo è la portavoce Ivana Sambo. «In effetti, è cosi. Ed e la prassi. L'accordo viene stipulato tramite contratto privato tra il proprietario del fondo (che può essere un terreno, uno stabile eccetera) e Swisscom. Il contratto prevede un affitto, da stabilire, diviso in 10 – 15 anni».
Il tema è di strettissima attualità e non si tratta di certo di una "prima". In territorio urbano gli operatori mobili arrivano a pagare fino a 24'000 franchi all'anno per l'affitto di terreni su cui posare le proprie antenne. È stato recentemente calcolato che per un contratto ventennale in città si può arrivare a un affitto complessivo di quasi mezzo milione di franchi.