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CANTONEViolenza giovanile: «Più prevenzione nelle scuole»

17.07.19 - 09:44
Dopo i fatti di Giumaglio, Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò auspicano più sensibilizzazione sulle conseguenze di certi atteggiamenti e un potenziamento del gruppo specializzato della Polizia Cantonale
Ti Press
Violenza giovanile: «Più prevenzione nelle scuole»
Dopo i fatti di Giumaglio, Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò auspicano più sensibilizzazione sulle conseguenze di certi atteggiamenti e un potenziamento del gruppo specializzato della Polizia Cantonale

BELLINZONA - Il recente pestaggio avvenuto al Carnevale estivo di Giumaglio finisce anche sul tavolo del Consiglio di Stato. Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò (PPD) hanno infatti elaborato un'interrogazione «perché episodi come quelli di Giumaglio impongono delle riflessioni e delle reazioni anche forti da parte di tutta la società».

Dal 1° giugno 2006 in Ticino esiste un gruppo specializzato della Polizia Cantonale (Gruppo Visione Giovani) che si occupa proprio di prevenzione di reati commessi da giovani quali il bullismo e il cyber bullismo. Gli agenti si impegnano a conoscere e tenersi aggiornati sul mondo della criminalità giovanile, i cosiddetti "hot spot", i gruppi problematici e, molto spesso, anche il loro ambiente.

Il Gruppo Visione Giovani opera nella maggior parte delle scuole ticinesi permettendo agli agenti di incontrare, sensibilizzare e informare migliaia di giovani ticinesi sui rischi e sulle conseguenze di certi atteggiamenti. Ma questo ai due deputati non basta, «anche perché risulterebbe ottimale che una formazione come quella messa a disposizione dal Gruppo Visione Giovani non sia una possibilità ma piuttosto un punto fermo».

Per questo, nell'atto parlamentare, i due granconsiglieri chiedono all'esecutivo se non ritenga necessario potenziare il reparto GVG, allo scopo di intensificare la presenza nelle scuole ticinesi di questo reparto della Polizia Cantonale. Inoltre, viene domandato se sia ipotizzabile un aumento delle ore di prevenzione all’interno delle sedi scolastiche ticinesi, «magari coinvolgendo anche altre associazioni che si occupano del tema».

 


 

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COMMENTI
 

moma 4 anni fa su tio
Eccolo il nocciolo della questione: ma mamma li difende. Che altro dire. Nulla.

sedelin 4 anni fa su tio
adesso salta fuori che il primo a menare le mani é stata la vittima (iscritta a un club di boxe)...

Mirketto 4 anni fa su tio
Bla Bla Bla......era gente/ragazzi già conosciuti!!!! e qui ho detto tutto....

Monello 4 anni fa su tio
....Si tratta di violenza importata signori !! i nostri ragazzi sono istruiti ed educati ,mi pare già di sapere come finiranno i cognomi !

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a Monello
commento carico di pregiudizi :-(

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a Monello
Girano alcuni nomi in zona, pare che quelli non finiti all'ospedale (non li definisco ancora aggressori perché non è detto che il primo pugno l'abbia tirato il povero cristo ricoverato) siano dei ''nostri'', quindi la colpa ai soliti stranieri non la puoi dare. Inoltre uno di loro è del mio stesso anno e da come l'ho conosciuto ai tempi delle medie non mi sarei mai aspettato un'azione così da lui. 5 anni fa era una persona ''calma'' (per quanto puoi esserlo a 14 anni) e mai violenta. Quindi la scuola non può fare molto e nemmeno l'ufficio dell'immigrazione.

moma 4 anni fa su tio
Risposta a Monello
Senz'altro una parte della violenza che c'è qui è d'importazione, su questo non ci piove. Le statistiche parlano chiaro, ciò che non piace a tanti. D'altronde, tutti gli ultimi casi gravi di omicidi casalinghi, hanno coinvolto famiglie straniere. Basta informarsi realmente.

Monello 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
...Esatto !

GI 4 anni fa su tio
un vecchio proverbio dice che "la mela non cade distante dall'albero"...quindi non è attraverso la scuola che l'educazione deve avvenire !

moma 4 anni fa su tio
Risposta a GI
Commento intelligente. Esatto, come quello del piccolo secchio qua sotto. I genitori, la famiglia. Qui sta il punto. La scuola è nulla se a casa fanno quello che vogliono. Anzi, la scuola sarebbe accusata di interferire. L'educazione parte da casa.

sedelin 4 anni fa su tio
la prevenzione nel senso proposto é qualcosina, ma la vera prevenzione avviene in famiglia con l'educazione dei genitori. spesso bisogna educare proprio loro, che hanno il dovere di trasmettere il rispetto attraverso l'esempio e poche parole. quindi a scuola andrebbero convocati i genitori in riunioni informative su come prevenire nel nucleo famigliare.
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