Dopo i fatti di Giumaglio, Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò auspicano più sensibilizzazione sulle conseguenze di certi atteggiamenti e un potenziamento del gruppo specializzato della Polizia Cantonale
BELLINZONA - Il recente pestaggio avvenuto al Carnevale estivo di Giumaglio finisce anche sul tavolo del Consiglio di Stato. Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò (PPD) hanno infatti elaborato un'interrogazione «perché episodi come quelli di Giumaglio impongono delle riflessioni e delle reazioni anche forti da parte di tutta la società».
Dal 1° giugno 2006 in Ticino esiste un gruppo specializzato della Polizia Cantonale (Gruppo Visione Giovani) che si occupa proprio di prevenzione di reati commessi da giovani quali il bullismo e il cyber bullismo. Gli agenti si impegnano a conoscere e tenersi aggiornati sul mondo della criminalità giovanile, i cosiddetti "hot spot", i gruppi problematici e, molto spesso, anche il loro ambiente.
Il Gruppo Visione Giovani opera nella maggior parte delle scuole ticinesi permettendo agli agenti di incontrare, sensibilizzare e informare migliaia di giovani ticinesi sui rischi e sulle conseguenze di certi atteggiamenti. Ma questo ai due deputati non basta, «anche perché risulterebbe ottimale che una formazione come quella messa a disposizione dal Gruppo Visione Giovani non sia una possibilità ma piuttosto un punto fermo».
Per questo, nell'atto parlamentare, i due granconsiglieri chiedono all'esecutivo se non ritenga necessario potenziare il reparto GVG, allo scopo di intensificare la presenza nelle scuole ticinesi di questo reparto della Polizia Cantonale. Inoltre, viene domandato se sia ipotizzabile un aumento delle ore di prevenzione all’interno delle sedi scolastiche ticinesi, «magari coinvolgendo anche altre associazioni che si occupano del tema».