Il tour operator Hotelplan ha stilato una lista dei principali reclami presentati dei clienti. Ecco quali sono
LUGANO - I ticinesi in vacanza non sono proprio dei clienti facili. Spendono, quindi esigono (giustamente). Ogni anno al rientro dall'estate le agenzie di viaggi ricevono un campionario di reclami di ogni tipo e forse, prima di partire, è utile ricapitolare quelli degli anni scorsi per capire cosa ci aspetta. Hotelplan ha elaborato per tio.ch/20minuti una statistica.
Hotel e ristoranti - La maggior parte dei reclami presentati dalla clientela ticinese, in tempi recenti, riguarda questioni igieniche. «I ticinesi sono particolarmente attenti a questo aspetto, specie quando viaggiano in paesi esotici che - magari - non sempre sono allineati agli standard svizzeri» spiega Gaby Malacrida, portavoce per il Ticino di Hotelplan. «Oltre alla pulizia, i reclami più frequenti riguardano camere d'hotel diverse da come ci si aspettava, oppure l'offerta gastronomica».
Animali da compagnia - Un capitolo a parte riguarda gli animali domestici, cani e gatti in particolare. Non sempre il trattamento riservato ai compagni di vacanza a quattro zampe è giudicato all'altezza dai proprietari. «Quest'anno inoltre le limitazioni introdotte da compagnie aeree come Swiss o Edelweiss, che hanno introdotto un massimo di due animali per passeggero, hanno comportato un problema per qualcuno» spiega Malacrida.
Aerei e rimborsi - Il totale dei reclami – va precisato – è minimo e stabile negli anni: 2 per cento sul totale dei viaggi organizzati da Hotelplan. Ma una percentuale «crescente» delle lamentele riguarda proprio i collegamenti aerei. Ritardi, cancellazioni. «Abbiamo notato un aumento dei reclami e li gestiamo con la massima serietà, purtroppo i tempi di risposta non dipendono da noi ma dalle compagnie aeree» spiega la portavoce.
Lamentarsi serve? - Dipende. «Se la vacanza è ancora in corso, attiviamo i nostri assistenti locali e cerchiamo soluzioni più consone alle richieste del cliente» spiega Malacrida. «In alta stagione però non sempre è facile trovare alternative». Altrimenti, resta sempre la strada – tortuosa – della richiesta di risarcimento.