Dopo il mezzo esilio, riecco Fallon Ciapini al bagno pubblico della Capitale. Tensioni coi vicini risolte grazie alla diminuzione dei decibel. Ed è subito festa
BELLINZONA - L’avevano praticamente fatta sloggiare. Perché i suoi balli da villaggio turistico davano fastidio ai vicini e alle persone che volevano andare al bagno pubblico per riposarsi. Ora Fallon Ciapini, classe 1984, nota come “l’animatrice molesta”, è tornata a lavorare a pieno regime nella sua Bellinzona. Per rimanerci. «Il problema era legato ai decibel – spiega Michele Cenzi, direttore dei corsi di nuoto e “tutor” di Fallon –. Abbiamo sistemato tutto. Adesso la musica non è più così alta. Autorità e vicini sono soddisfatti».
Nel frattempo è pure diventata mamma – Fallon, che ha esperienze di animazione anche a livello internazionale, ricomincia dunque da capo. Con l’entusiasmo di sempre. Nel frattempo, è pure diventata mamma. «Ma la maternità non mi ha fatto perdere la grinta. Anzi. Stella, la mia bimba, mi dà tanta forza. Così come il mio compagno Matteo. Sono scatenata più che mai».
L’esperienza asconese – La scorsa estate, Fallon, l’aveva passata prevalentemente al lido di Ascona. Al bagno pubblico di Bellinzona ci andava solo un paio di giorni alla settimana. Quasi di nascosto. «Bell’ambiente, quello asconese. Però finché non si decideranno a costruire una piscina come si deve, certe cose non le puoi proporre. Bellinzona, al momento, ha la piscina più bella del Ticino. Qui mi sento a casa».
Si volta pagina – Sul fatto che qualcuno, in passato, la volesse “morta”, la 35enne è fatalista. «Mi volevano mandare via perché dicevano che gridavo troppo e che la musica era troppo alta. Io sono fatta così. Ho sempre cercato di portare allegria. Di certo non volevo disturbare nessuno. Mi scuso. Questa pagina, comunque, appartiene al passato».
Ballano anche i timidi – Fallon ha iniziato la sua nuova avventura con i corsi di nuoto per ragazzi. Ma sta già facendo ballare anche gli adulti. «C’è addirittura gente che è timida e balla di nascosto. Io vorrei che tutti si sentissero a proprio agio. Non obbligo nessuno, in ogni caso. Al limite incoraggio chi è titubante».
Per un’offerta più variegata – Cenzi, che è stato il primo a scommettere su Fallon, ormai diversi anni fa, si sfrega le mani. «Siamo felici di averla riportata completamente a Bellinzona. È un nostro patrimonio. Il suo caso resta una specie di “unicum” nella Svizzera italiana. Ne andiamo orgogliosi. In questo modo l’offerta del nostro bagno pubblico risulta ancora più attrattiva».