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LUGANORagazzi in burnout: che succede nei licei?

25.06.19 - 08:31
Sempre più stress tra i banchi. A un anno dall’introduzione della figura del mediatore, le riflessioni di Daniele Sartori, direttore della Sezione dell’insegnamento medio superiore
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Ragazzi in burnout: che succede nei licei?
Sempre più stress tra i banchi. A un anno dall’introduzione della figura del mediatore, le riflessioni di Daniele Sartori, direttore della Sezione dell’insegnamento medio superiore

BELLINZONA – Arrivano segnalazioni di disagio dal liceo Lugano 2. A riportarle, alcuni genitori preoccupati per lo stato di salute dei rispettivi figli. Si parla addirittura di alcuni casi di burnout. Situazioni di forte stress anche negli altri quattro licei della Svizzera italiana e alla Scuola cantonale di commercio. È in base a questo quadro che, circa un anno fa, la Sezione dell’insegnamento medio superiore ha deciso di introdurre la figura del mediatore nelle scuole di livello liceale. A fine anno scolastico, è tempo di bilanci per il caposezione Daniele Sartori.

Avete formato ben 7 mediatori. Siete soddisfatti di questo primo anno?   
Non abbiamo ancora i dati definitivi. Ma le sensazioni sono buone. 

Gli allievi sembrano sempre più stressati. Come lo giustifica?
Ci è stato effettivamente segnalato un aumento della fragilità emotiva dei ragazzi negli scorsi anni.  Un po’ per l’ansia, un po’ per lo stress scolastico, ma spesso anche per un malessere personale dovuto a problemi di salute, di disagio personale o relazionale. Le scuole medie superiori sono effettivamente esigenti. 

Le sceglie oltre il 40% dei teenager ticinesi. E al primo anno sono in molti a bocciare. Dati eloquenti, no?
Purtroppo molti allievi affrontano le scuole medie superiori senza riflettere a fondo su questa scelta e su ciò che comporta a livello di impegno. Le statistiche ci indicano che al termine della prima classe, circa il 30% degli allievi non ottiene la promozione alla seconda. Spesso perché la loro motivazione non è adeguata alle competenze richieste.

A livello politico si è discusso parecchio sull’eventualità di un liceo più orientato verso le materie umanistiche, e meno verso quelle scientifiche, notoriamente ostiche.      
Noi non possiamo cambiare la proporzione tra materie umanistiche e materie scientifiche. Seguiamo direttive federali.

Dunque?
È in previsione una modifica generale del piano delle lezioni liceali. Si vorrebbe fare avere agli allievi un approccio più graduale verso le materie scientifiche, rispetto a quanto accade invece ora.  

Gli allievi sotto il vostro “cappello” sono circa 5.000. Cosa vi preoccupa di più?
Non necessariamente i problemi dei ragazzi sono legati alla scuola. Magari anche alla vita privata. Alla società, sempre più competitiva. Anche gli aspetti relazionali stanno cambiando, e il boom delle nuove tecnologie non ci aiuta. 

Chi è, veramente, il mediatore?
Un docente di disciplina che si mette a disposizione per diventare un punto di riferimento in caso di bisogno. Ovviamente non deve fare tutto da solo. L’idea è quella di creare una rete affinché eventuali difficoltà siano affrontate in tempo. Si tratta di un modello che già aveva ottenuto buoni frutti nelle scuole professionali. 

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COMMENTI
 

moma 4 anni fa su tio
La spietata vita di oggi. Sarà sempre peggio. Non ci sono colpevoli, lo siamo tutti con il nostro comportamento.

steno 4 anni fa su tio
Quanti luoghi comuni, quante scemenze. Mia figlia ha studiato e lottato dal primo all'ultimo giorno. Non ha un telefono ultimo modello e non passa le giornate sui social. L'ho vista passare tanti weekend a studiare duro mentre gli altri ragazzi uscivano a divertirsi. L'ho vista fare sacrifici. Quando in una classe boccia il 50 per cento, quando due persone su venti sono sufficienti in mate, ti sembra normale ciò? Tutti lazzaroni gli studenti? Ragazzi che avevano note tra il due e il tre, sono andati alla commercio di Bellinzona ed ora hanno la media del cinque. Ti sembra normale? Una scuola che causa burnout ti sembra normale? Ma stiamo scherzando o cosa?

Zico 4 anni fa su tio
nei licei si insegna che non tutto è dovuto per dono divino. ma che a volte per ottenere qualcosa bisogna lottare e lavorare sodo. ecco, se i giovani che si lamentano (non sono certo la maggioranza, ma ormai c'è una minoranza che crede che tutto sia dovuto), cominciassero a lasciare i social, a voltarsi indietro le maniche ed a capire che a volte si cade, ma non per questo bisogna farsi aiutare da uno psicologo, forse avremmo dei giovani più preparati alla vita. lavorare stanca! e quando vi sentite stressati e giù di corda pensate a chi fa il minatore...

Equalizer 4 anni fa su tio
Risposta a Zico
Hai ragione da vendere!

pillola rossa 4 anni fa su tio
I giovani non sono più ricattabili moralmente come le generazioni precedenti. Per fortuna!

gabola 4 anni fa su tio
Esami di ammissione, max un anno ripetuto e se non sei ammesso o bocci anche il secondo ti fai un apprendistato che ti verra assegnato d'ufficio magari la paglia dal c..o se la tolgono,non rivolta a tutti ma a tanti

miba 4 anni fa su tio
Risposta a gabola
Riassunto breve e chiaro! Concordo al 100%

pillola rossa 4 anni fa su tio
Risposta a gabola
Fosse così facile trovare un posto di apprendistato...

cambiamainagota 4 anni fa su tio
quanti commenti dispregiativi. Da 50enne, mi vergogno di leggere certi commenti. In che mondo vivete? Vero che la nuova generazione ha la fortuna di avere tutto a portata di mano (è una loro colpa? che glielo permette? noi genitori….) Questo non vuole dire che non sappiano lottare per i loro obbiettivi. Oltretutto commenti di una generazione che ha "permesso"senza lottare (perchè non siamo noi i "sesantottini") il degrado del mondo del Lavoro (pressione sui salari, 50enni che perdono il lavoro, persone che vanno in crisi, basterebbe passare per il cardiocentro per vedere quanti della Nostra generazione ha problemi di Salute...) Purtroppo ce l' abbiamo nel DNA....."predicare bene e razzolare male"....

bledsoe 4 anni fa su tio
Risposta a cambiamainagota
È proprio a causa di questo atteggiamento remissivo e permissivo che non vengono più insegnati i valori del sacrificio e del "prima il dovere, poi il piacere" e che ci si trova davanti a spettacoli da lasciar a bocca aperta. Purtroppo ne ho visti di giovani che si presentano ai colloqui dopo gli studi: una mollezza, una mancanza di iniziativa da far venir da piangere, purtroppo. Ed è lì che manca il "carattere"; magari ci sono le conoscenze in diversi casi, ma sono contenute in un involucro mal costruito.

cambiamainagota 4 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
probabilmente sono stato fortunato ma conosco giovani che non corrispondono alla descrizione che hai fatto. Io guardo quanto fatto dalla Nostra generazione negli ultimi 30 anni e vedo un peggioramento del mercato del Lavoro, un paesaggio "distrutto", Smog, se non si ha tutti il cellulare (mica solo i giovani), una macchina, si va in Sardegna si è "sfigati", ….questa è la nostra generazione non quella dei giovani di oggi.

miba 4 anni fa su tio
Per Sara Casalinuovo (fèssbook). Vorrei cortesemente farti osservare che nella generazione precedentemente alla tua gli adolescenti ed i giovani erano abituati a dare qualcosa per avere qualcosa: io ad esempio per avere la mia prima automobile (maggiolino da 2000 franchi pagato in contanti, non BMW a leasing....) ho lavorato tutte le vacanze estive di notte. Imparate a lottare, a stringere i denti e così potrete superare gli ostacoli, i problemi e le avversità della vita! Oggi vivete nella bambagia, avete il telefonino ultimo modello, soldi, ma vi rincretinite con i social, vi indebitate e non lottate per nulla perché tutto vi è dovuto e secondo voi tutto il mondo vi è contro! Tirate in ballo presunti mobbing, presunte scorrettezze e come da te confermato (che tristezza!) vi sentite anche inutili... La vita è (anche) sacrificio, cosa che purtroppo, scusa la franchezza, ho il dubbio che la vostra generazione non sappia neppure cosa sia...

Maxy70 4 anni fa su tio
Prima di confezionare su misura un liceo all’acqua di rose, chi di dovere rifletta sul fatto che, in seguito, gli studenti / studentesse dovranno affrontare studi universitari molto selettivi, sovente in Svizzera interna, per cui è meglio imparare a “stringere i denti” e formare la forza di volontà, fino a quando si è in tempo. Train hard, fight easy. Non parliamo poi del marcato del lavoro che affronteranno: l’orda degli euro-laureati, indubbiamente ben preparati e disposti a lavorare a prezzi discount. Non si va al liceo per caso, si deve essere convinti e motivati, coscienti di avere ancora davanti tanti anni di studio, altrimenti meglio scegliere una (ottima!) formazione professionale.

bledsoe 4 anni fa su tio
Ma per piacere: se uno ha difficoltà al liceo attuale può tanto cambiare le sue aspirazioni. Già era basso il livello vent'anni fa, ma ora è anche peggio. Per non parlare del commento qui sotto: "mobbing", "disonestà da parte dei professori". Cosa crede che là fuori il mondo aspetta chi non sopporta nemmeno un minimo di pressione? C'è ancora chi ha un'idea di come si vive nel mondo vero?

marco17 4 anni fa su tio
Andando avanti così tra poco ci vorrà una cellula di sostegno psicologico per ogni studente che prende un'insufficienza in un espe. In Ticino vi è una pletora di giovani che scelgono il liceo perché credono che andare a lavorare a 15 anni sia un fallimento o una vergogna.

Nicklugano 4 anni fa su tio
Burnout, Stress… 45 anni addietro, mio padre aveva un sistema infallibile per togliermi lo stress...

Pongo 4 anni fa su tio
gli apprendisti ridono e scherzano tutto il giorno invece

F.Netri 4 anni fa su tio
Tra un po' ci segnaleranno anche l'incredibile stress che subiscono regolarmente i lombrichi!

Nicklugano 4 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Hai ragione, pensa poi se vedono avvicinarsi un pescatore… argomento da approfondire, magari con con l'aiuto dei ricercatori della SUPSI :-))))

streciadalbüter 4 anni fa su tio
La maggioranza degli studenti non sono fatti per gli studi.Meglio un buon idraulico di un cattivo dottore.

Nicklugano 4 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
Esattamente !!

bledsoe 4 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
totalmente d'accordo: solo che ogni anno si sfornano decine di scienziati della comunicazione, grafici, etc... e poi non si trova un idraulico, un elettricista e altri artigiani. magari sono anche i piani alti che devono spingere un po' verso le professioni che avranno un futuro e i genitori dovrebbero consigliare con lungimiranza.

lollo68 4 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
Il problema è che non ci sono nemmeno i posti di apprendistato per molte professioni.

mats70 4 anni fa su tio
Mollate fb, Instagram e tutte quelle stronzate che vi rovinano la vita. Io l'ho fatto 2 anni fa e non tornerei mai più indietro. Per il resto "fora la paia dal Ku"

Tristano 4 anni fa su tio
Risposta a mats70
Esatto !!!

miba 4 anni fa su tio
C'è una bella differenza tra lo stress e chi si autoatressa....
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