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CADENAZZOApplausi dalla Confederazione per il custode di paese

22.06.19 - 11:30
La residenza Incontro, dedicata ad anziani e invalidi adulti, è stata citata come esempio nella nuova brochure lanciata dall’ufficio federale della sanità. Un riconoscimento importante
Applausi dalla Confederazione per il custode di paese
La residenza Incontro, dedicata ad anziani e invalidi adulti, è stata citata come esempio nella nuova brochure lanciata dall’ufficio federale della sanità. Un riconoscimento importante

CADENAZZO – Riconoscimento importante per il progetto di custode sociale di paese, a Cadenazzo. E la residenza Incontro, che promuove attività per anziani e invalidi adulti, è stata così citata nella nuova brochure promossa dall’Ufficio federale della sanità pubblica “Le culture assistenziali nella comunità, i famigliari curanti in evidenza”. Applausi in particolare per il ruolo del custode sociale, rappresentato da Marta Marchese, introdotto a ottobre 2017 in collaborazione con l’Associazione aiuto e cure a domicilio del Bellinzonese (ABAD).

Una “prima” che ha incuriosito – «Trattandosi di una “prima” a livello cantonale e nazionale – spiega Natasha Caccia, capo dicastero socialità a Cadenazzo –, il nostro progetto è subito finito sotto la lente delle autorità federali. A piacere è soprattutto la rete che si è creata tra addetti ai lavori e volontari. Con servizio a domicilio per chi ne ha bisogno. E con la residenza Incontro come punto di riferimento per le persone anziane del paese. Insomma, tutti insieme abbiamo dimostrato che si può lavorare bene a favore della comunità. Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto e continueremo a remare tutti insieme nella stessa direzione».  

Una struttura aperta – Lo speciale riconoscimento è stato ricordato anche in occasione di una recente festa alla residenza Incontro, di cui Tio/ 20 Minuti vi propone qualche immagine realizzata dai presenti (nello specifico si festeggia anche un compleanno). Un luogo in cui gli anziani respirano allegria e armonia. «Ma è importante sottolineare che questa è una struttura aperta. Uno se ha voglia, viene. Se non se la sente, no. Organizziamo giochi, attività culturali. Di tutto un po’. La cosa bella è che si sono creati anche rapporti con le altre generazioni. A volte vengono pure dei giovani della zona a dare una mano».

La residenza fa scuola – Nel frattempo, altre località della Svizzera italiana stanno prendendo spunto da Cadenazzo per provare a concretizzare progetti analoghi. «Noi siamo sempre a disposizione di chi necessita di informazioni utili», conclude Caccia.

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