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BELLINZONALa vedova 90enne non vuole pagare per due

13.06.19 - 10:53
Tassa sulle case secondarie: la protesta di un'anziana di Faido, che non vuole rinunciare al letto matrimoniale. Ma per l'Ente turistico «la legge è legge»
tipress
La frazione di Rossura, a Faido, dove si trova la casa della 90enne
La frazione di Rossura, a Faido, dove si trova la casa della 90enne
La vedova 90enne non vuole pagare per due
Tassa sulle case secondarie: la protesta di un'anziana di Faido, che non vuole rinunciare al letto matrimoniale. Ma per l'Ente turistico «la legge è legge»

BELLINZONA - Nel suo letto matrimoniale la signora Rosetta T. dorme da sola, ma paga le tasse per due. A 90 anni, vedova, è forse la persona più anziana ad avere firmato la petizione sulla legge turistica (LTur) lanciata di recente nel Bellinzonese e Valli. L'iniziativa vuole modificare i criteri di tassazione delle case secondarie, basati – al momento – sul numero di letti presenti in un'abitazione. 

La protesta - «Sono amareggiata e delusa» dichiara la 90enne, che con l'età non ha perso smalto e combattività. Ora abita a Tenero: ma nella casa in cui è cresciuta, a Faido, ha ancora un letto matrimoniale che utilizza durante i soggiorni in montagna. «Secondo le nuove disposizioni, per l'utilizzo di questo letto devo pagare la tassa per due persone, nonostante mio marito sia deceduto da ormai nove anni». Non intende cambiare giaciglio. «È stato il nostro letto, e ora purtroppo è solo il mio – commenta –. Non credo di dovermi trovare un nuovo compagno o affittare la metà non occupata».

La petizione - Sembra uno scherzo ma non lo è. Un aggiornamento dei posti letto avviato di recente nel Bellinzonese ha mandato su tutte le furie diversi piccoli proprietari di case secondarie. La petizione - spiegano i promotori - ha già raggiunto circa 400 adesioni e la raccolta firme si concluderà questa settimana.

Criteri «da cambiare» - «Parliamo soprattutto, ma non solo, di vecchie abitazioni concepite per famiglie numerose che vivevano insieme, come si usava una volta» spiega Pietro Rusconi, tra i promotori dell'iniziativa. «Contengono decine di letti che oggi sono per lo più inutilizzati. Il criterio di tassazione andrebbe cambiato».

«La legge va applicata» - Il conto può salire fino a diverse centinaia di franchi l'anno. Gli importi variano in base alla regione, decisi dagli enti turistici: da 35 a 98 franchi a letto nel Locarnese, da 60 a 100 nel Luganese, 90 nel Mendrisiotto. Nel Bellinzonese il forfait è fisso a 70 franchi. Il nuovo direttore dell'Otr Juri Clericetti non molla di un millimetro. «La legge parla chiaro e non è nuova, semplicemente per troppi anni non è stata applicata» afferma. Ma gli iniziativisti sono decisi a portare sul tavolo del governo una legge che «di fatto penalizza le valli meno turistiche». Se avranno tutti la tenacia della signora Rosetta, la battaglia è già vinta. 

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