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BELLINZONA«C'è un uomo che insulta e spaventa i bimbi»

05.06.19 - 07:50
Situazione preoccupante nei pressi delle scuole comunali di Gorduno. I timori di alcuni genitori. Il soggetto sarebbe un sorvegliato speciale da parte delle autorità
Keystone
«C'è un uomo che insulta e spaventa i bimbi»
Situazione preoccupante nei pressi delle scuole comunali di Gorduno. I timori di alcuni genitori. Il soggetto sarebbe un sorvegliato speciale da parte delle autorità

GORDUNO – Abita a pochi passi dalle elementari. E pare essere infastidito dai bambini. Tanto che quando li vede, li insulta o li spaventa. È una situazione grottesca quella con cui sono confrontati allievi, docenti e genitori delle scuole comunali di Gorduno (Bellinzona). L’uomo, un individuo sulla quarantina, avrebbe problemi di natura psichica e sarebbe stato più volte segnalato alle autorità.

Gesta folli – A rendere pubblica la vicenda è un padre di famiglia che decide di rompere il silenzio. E lo fa raccontando, anonimamente, le gesta folli dell’uomo. A volte il quarantenne, che è seguito dall’Autorità regionale di protezione, guida anche la macchina di sua madre. Pur non avendo la patente. E se qualcuno gli dice qualcosa, viene aggredito verbalmente.

Oltre ogni limite – Più volte le mamme che aspettano i figli all’esterno della scuola, preoccupate per il comportamento malsano dell’uomo, e dopo avergli fatto un’osservazione, sono state insultate, anche in maniera pesante. Il 40enne in un’occasione si sarebbe addirittura permesso di entrare nell’istituto scolastico.

La Città c’è – «È un caso che ci è noto – spiega Roberto Malacrida, capo del Dicastero cultura, scuola e giovani di Bellinzona –. Già qualche mese fa tutte le parti in causa si sono ritrovate attorno a un tavolo per parlare di questo personaggio. Non siamo indifferenti di fronte a questa situazione spiacevole. Anzi».

La responsabilità degli specialisti – Risultato dell’incontro? Nulla di concreto. Chi segue questo personaggio (medici curanti e specialisti) avrebbe ribadito che l’uomo non sarebbe pericoloso. E che non esisterebbe, allo stato attuale delle cose, alcuna possibilità di ricoverarlo in forma coatta.    

Un compromesso che non piace – Tradotto: l’uomo che urla e spaventa i bambini andrebbe tollerato. Nella consapevolezza che, probabilmente, non passerà mai alla violenza fisica. «Finora si è limitato solo a parolacce e urla», commenta Malacrida.

Il vaso è colmo – Una condizione inaccettabile per genitori e docenti, che ultimamente, in seguito a nuovi episodi, hanno di nuovo fatto sentire il loro disappunto presso le autorità. «Infatti – precisa Malacrida – è previsto un nuovo incontro per cercare di risolvere, una volta per tutte, questo problema».

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