Si è svolto negli scorsi giorni l’incontro transfrontaliero di coordinamento tra i Servizi fitosanitari delle Regioni Lombardia e Piemonte e quello ticinese
BELLINZONA - Si è svolto negli scorsi giorni l’incontro transfrontaliero di coordinamento tra i Servizi fitosanitari delle Regioni Lombardia e Piemonte e il Servizio Fitosanitario cantonale della Sezione dell’agricoltura del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), coadiuvati dal Servizio fitosanitario federale e dalla Sezione forestale del Dipartimento del territorio (DT).
Sia in Svizzera che in Italia i Servizi fitosanitari svolgono un ruolo importante in ottica di protezione e difesa delle piante, delle produzioni e dell’ambiente. L’incontro transfrontaliero di coordinamento fitosanitario, che si è rilevato un buon esempio di collaborazione nazionale e internazionale, è anche stato un ulteriore esempio dell’ottima collaborazione tra DFE e DT.
In quest’ottica lo scopo dell’incontro è stato quello di affrontare diverse tematiche di interesse comune e, per il Cantone Ticino, è stata una preziosa occasione per capire come comportarsi e quali misure di protezione e lotta mettere in atto nel caso in cui alcuni organismi nocivi presenti in Lombardia e in Piemonte dovessero diffondersi anche sul nostro territorio.
Dopo un aggiornamento sulla situazione attuale con cui sono confrontati sia il Cantone Ticino che le regioni della Lombardia e del Piemonte, si è discusso delle strategie di contenimento degli organismi di quarantena (Aromia bungii, Anoplophora chinensis, A. glabripennis, Popillia japonica, Xylella fastidiosa) e delle eventuali sinergie che si potrebbero creare per prevenirli e combatterli.
Inoltre, l’incontro è stata l’occasione, per le parti coinvolte, per scambiarsi informazioni utili sullo stato dell’arte della ricerca su questi temi: alla riunione hanno infatti partecipato anche i rappresentanti dell’Università di Torino, del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA-DC), del Centro di ricerca di Cadenazzo di Agroscope e dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).