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CANTONEÈ tornato il cinipide e sta massacrando i castagneti

04.06.19 - 08:34
Allarme in alcune zone della Svizzera italiana. In particolare nel Sopraceneri. Gli esperti, al momento, si interrogano sulle cause dell'imprevisto "come back"
Foto Lettore Tio.ch/20 minuti
È tornato il cinipide e sta massacrando i castagneti
Allarme in alcune zone della Svizzera italiana. In particolare nel Sopraceneri. Gli esperti, al momento, si interrogano sulle cause dell'imprevisto "come back"

BELLINZONA – Di "lui" non si sentiva più parlare da un po'. La sua presenza era sotto controllo. Ora, sembra essere tornato in maniera piuttosto imponente. Il cinipide del castagno sta massacrando i castagneti in alcune zone della Svizzera italiana. Situazioni allarmanti si registrano nel Gambarogno, tanto per fare un esempio. «Finora è stato colpito in particolare il Sopraceneri – evidenzia Roland David, capo della Sezione forestale cantonale –. È un ritorno che ci coglie di sorpresa».  

Una nuova sfida – A Bellinzona, infatti, gli esperti del Cantone, al momento, non sanno ancora bene come agire. Questo "come back" è come un fulmine a ciel sereno. «Abbiamo subito ripreso contatto con l'Istituto federale di ricerche forestali – dice David –. Stiamo monitorando la situazione in maniera intensa. È una sfida».

L’antagonista che non funziona più – E pensare che l'arrivo, negli scorsi anni, di un'altra specie di insetto, il Torymus sinensis, era riuscito a neutralizzare gli effetti del cinipide. «Era arrivato qualche anno fa dall’Italia. Si tratta di un "suo" antagonista, che per vivere si ciba proprio delle larve del cinipide. E così, in maniera naturale, la presenza del cinipide si era stabilizzata sotto i livelli di guardia. Non era sparito del tutto, ma si poteva stare tranquilli».  

 Attacca e uccide l’albero – Originario dell'Asia, il cinipide fa deperire ogni albero di castagno che attacca. Causandone spesso la morte, e provocando di conseguenza grossi danni sia all'ecosistema, sia all'economia (anche se, va specificato, il Ticino, contrariamente ad esempio al Piemonte, non ha una vera e propria industria del castagno). «L’albero del castagno, tra l'altro, è molto presente nei boschi di protezione. Nella nostra realtà è una pianta simbolo, legata anche alle tradizioni. Si è rotto un equilibrio e ce ne siamo resi conto a partire da questa primavera. Dobbiamo agire al più presto»  

 


 

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COMMENTI
 

marco17 4 anni fa su tio
Sta tornando anche il fascismo, Ma almeno in questo caso sappiamo quale deve essere l'antagonista.

bobà 4 anni fa su tio
Risposta a marco17
Ah, si? Bela roba! Dalla padella alla brace!

Yoebar 4 anni fa su tio
Sopra Malvaglia in direzione della Valle Pontirone certi castagni non hanno nemmeno una foglia, praticamente divorati.

sedelin 4 anni fa su tio
l'antagonista, subito!

miba 4 anni fa su tio
I politici fanno danni ben maggiori

GI 4 anni fa su tio
E' la terra che gira....ovvio che prima o poi le cose tornino!

F.Netri 4 anni fa su tio
Questo è il minimo che può succedere, quando la difesa della biodiversità si trasforma in una religione.

Bacche80 4 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
non c'entra nulla con la difesa della biodiversità. Questi insetti arrivano dall'asia introdotti dall'essere umano. non è difendendo la biodiversità che si espandono. anzi, molto probabilmente un ambiente ricco di specie, quindi ricco di biodiversità, può difendersi meglio da questi attacchi.

pontsort 4 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Questo è il minimo che può succedere con il liberismo sfrenato che permette di importare qualsiasi specie (direttamente o indirettamente) senza misure di sicurezza e fregandosene degli effetti che ha sull'ecosistema locale

F.Netri 4 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Ma questo è razzismo allo stato puro!

pontsort 4 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Più precisamente specismo XD

bobà 4 anni fa su tio
Risposta a Bacche80
probabilmente.... quindi allora mettiamo altre specie La confederella ha dormito: quando lo si poteva debellare subito non ha preso nessuna decisione
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