Patrimonio storico della Svizzera italiana, sono stati riadattati agli usi più vari. O in molti casi, abbandonati a sé stessi
LUGANO - C'è quello trasformato in parcheggio per biciclette. Un altro in deposito di materiale edile. A Valle – frazione di Airolo – gli abitanti ci pranzano sopra in estate, utilizzando delle assi di legno. Un paio vengono ancora utilizzati (incredibile) per lo scopo originario. Molti invece come rifugio per teenager, spesso armati di bombolette spray.
Scene di degrado - In Ticino gli antichi lavatoi non sempre sono conservati a dovere. Tornano alla ribalta per episodi di degrado, come settimana scorsa a Morbio Inferiore: nella vasca di Ligrignano è stato ucciso un gatto, suscitando le ire del web. Ma del patrimonio delle antiche "lavandere" chi si preoccupa?
Chi se ne occupa? - Un inventario cantonale non esiste. La manutenzione è lasciata alla sollecitudine dei Comuni e dei privati. Come Vicky De Stephanis, narratrice ed esperta di folklore, che studia i lavatoi ticinesi da una decina d'anni e vi allestisce spettacoli teatrali per bambini (le “Storie al lavatoio”). «Si tratta di luoghi magici e fondamentali per la cultura popolare. Fulcri di socialità e tradizioni orali per lunghissimo tempo. È importante farli rivivere».
«Molti in buono stato» - De Stephanis ne ha contati una settantina in Ticino, catalogando informazioni e immagini. «In generale sono in buono stato e tenuti con cura dalla popolazione» afferma. A Olivone in Valle di Blenio «due esemplari vengono ancora utilizzati sporadicamente» mentre a Capidogno, frazione di Rivera, «la gente di paese utilizza la vasca, che è molto grande, come una sorta di piscina estiva».
Interventi urgenti - Non mancano quelli malmessi: in particolare a Corzoneso, Semione, Cavergno e Morbio Inferiore. Alcuni «necessitano di un intervento urgente perché, vista la presenza d'acqua, le condizioni degenerano velocemente e spesso in modo irreparabile» avverte De Stephanis. «Sarebbe un gran peccato».
Precisazione
Il lavatoio di Bigorio, frazione di Capriasca, è stato di recente ristrutturato e non versa più in cattive condizioni, come da noi scritto ieri. Gli abitanti della zona un anno fa hanno raccolto 90mila franchi per i lavori che «sono stati completati come da programma» precisa il presidente della Corporazione dei Terrieri, Daniele Stampanoni.