Dagli accumuli nevosi in montagna ai livelli dei laghi e delle falde sotterranee. Il 2019 si è aperto con un deficit idrico generalizzato
GIUBIASCO - I dati dell’Ufficio dei corsi d’acqua, diffusi dall’Ustat, sono eloquenti: il 2019 si è aperto con un deficit idrico generalizzato in tutti i corsi d’acqua del cantone.
Tra gennaio e marzo, nel Sottoceneri, i deflussi hanno raggiunto indicativamente solo la metà del valore medio del periodo. Nel Sopraceneri il deficit è stato localmente inferiore, ma comunque significativo.
Anche le riserve idriche accumulate nel manto nevoso erano particolarmente scarse a fine marzo, così come la quota media delle principale falde sotterranee.
La carenza idrica è apparsa a tutti ben visibile nei livelli del lago Maggiore e del lago di Lugano: nel primo il valore medio a febbraio è risultato di 40 cm inferiore alla media, a marzo addirittura 70 cm al di sotto. Per quanto riguarda il Ceresio il deficit (circa 25 cm) è rimasto pressoché costante dall’inizio dell’anno.