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STABIOSanta Filomena: i dipendenti vogliono «ritrovare la serenità»

09.05.19 - 17:48
Dopo la riunione di ieri sera con i sindacati la richiesta di un incontro e l'attivazione della Commissione Paritetica per una mediazione tra le parti
tipress (archivio)
Santa Filomena: i dipendenti vogliono «ritrovare la serenità»
Dopo la riunione di ieri sera con i sindacati la richiesta di un incontro e l'attivazione della Commissione Paritetica per una mediazione tra le parti

STABIO - Un incontro che «permetta di ritrovare la necessaria serenità». È quanto chiede il personale della Casa Anziani Santa Filomena di Stabio dopo la riunione con i sindacati OCST e VPOD tenutasi ieri sera.

A quest’ultimi è stato chiesto di «attivarsi immediatamente» chiedendo un incontro urgente con il Consiglio di Fondazione allo scopo di «trovare in tempi rapidi una soluzione» ai problemi già esposti negli scorsi giorni dai deputati del Ppd (e sindacalisti) Lorenzo Jelmini e Giorgio Fonio.

Questi ultimi denunciavano infatti assenze, malattie e pure dimissioni da parte dei dipendenti della casa anziani, ma soprattutto errori nell’erogazione delle cure e nell’assistenza agli ospiti. Accuse, queste, che la Casa Santa Filomena, oggi, ha rispedito al mittente.

I dipendenti, tuttavia, chiedono che venga attivata immediatamente la Commissione Paritetica allo scopo di cercare una mediazione tra le parti, fungendo da garante. Gli stessi desiderano «poter tornare ad operare nelle migliori condizioni possibili (sia per quanto concerne il clima di lavoro sia la qualità gestionale) nel solo interesse degli ospiti, a cui va tutta l’attenzione e la cura».

I dipendenti non condividono infine le dichiarazioni di un membro del Consiglio di Fondazione che - sottolineano - ha voluto dare una sua visione sul malcontento che da tempo aleggia all’interno della struttura, sminuendo l’impegno e la passione di collaboratori che da anni operano presso la Santa Filomena e che hanno avuto la sola colpa di esternare un malessere evidente sostenendo l'atto parlamentare di Fonio e Jelmini».

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