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CANTONE / SVIZZERAMorsi da una zecca? Lo smartphone ti aiuta, ma molti lo ignorano

10.05.19 - 22:00
Tramite un'app è possibile riconoscere in anticipo i casi di borreliosi, malattia per cui non esiste un vaccino. La percentuale di utilizzo però è poco incoraggiante
Keystone (archivio)
Tra gli utenti dell'app, solo il 25% di chi ha subito un morso ha seguito le indicazioni fino al controllo finale.
Tra gli utenti dell'app, solo il 25% di chi ha subito un morso ha seguito le indicazioni fino al controllo finale.
Morsi da una zecca? Lo smartphone ti aiuta, ma molti lo ignorano
Tramite un'app è possibile riconoscere in anticipo i casi di borreliosi, malattia per cui non esiste un vaccino. La percentuale di utilizzo però è poco incoraggiante

ZURIGO - La stagione primaverile è contrassegnata anche dal ritorno delle zecche. Le morsicature di questi parassiti - che ogni anno sono responsabili di circa 10mila segnalazioni - sono una problematica anche nel nostro cantone. Sebbene in Ticino la zecca non trasmetta ancora la meningoencefalite, sussiste però il rischio di poter contrarre la borreliosi, anche nota come malattia di Lyme.

Un "check-up" con lo smartphone - Un’applicazione (Zecche) sviluppata dall’Alta scuola di Zurigo di scienze applicate (ZHAW) permette alle persone morsicate di tenere sotto controllo la zona colpita, monitorando l'insorgere di eventuali sintomi.

Una funzione utile che però solamente un quarto degli utenti è solito sfruttare completamente, ha spiegato ieri lo ZHAW in un comunicato. Cinque giorni dopo essere stati morsicati dal parassita, l’app invita l’utente ad effettuare un primo controllo dell’epidermide. Un invito raccolto dal 36% circa dell’utenza, che si riduce poi al 25% in occasione del terzo (ed ultimo) “check”, sollecitato dopo 28 giorni.

Nessun vaccino - Percentuali poco incoraggianti considerando che il controllo permette di riconoscere con un buon margine d’anticipo proprio i sintomi della borreliosi, per la quale non esiste alcun vaccino.

In un terzo dei casi, l’eritema può comparire già in uno stadio iniziale dell’infezione e l’applicazione aiuta a riconoscerlo. E proprio tramite un trattamento precoce a base di antibiotici è possibile bloccare lo sviluppo della malattia, che può diventare cronica, arrivando a provocare danni neurologici e dolori alle articolazioni e ai muscoli.

Cos’è la borreliosi?

La borreliosi, o malattia di Lyme, è una malattia originata dal batterio Borrelia burgdorfer che infesta le zecche, che possono in seguito trasmetterlo ad animali ed esseri umani. Il primo sintomo è in genere rappresentato dall’insorgere di un eritema cutaneo, spesso accompagnato da febbre, mal di testa, rigidità del collo e spossatezza.

Il secondo stadio della malattia prevede invece complicanze di natura neurologica e dolori ossei e muscolari, con la possibilità di sviluppare disturbi cardiaci e - in caso di mancanza di cure adeguate - artrite cronica. Al terzo stadio, per un ristretto numero di pazienti, possono infine verificarsi casi di perdita di memoria e di instabilità comportamentale.

Se diagnosticata in anticipo la malattia può essere curata con successo con una terapia antibiotica mirata. In assenza di sintomi un trattamento preventivo è però sconsigliato, perché potrebbe mascherarne la comparsa, complicando la diagnosi. L'aver contratto la malattia - si legge sul sito dell’Ufficio del medico cantonale - non garantisce l'immunità.

Nel 2019, in Svizzera, si stimano 32'400 consultazioni per una morsicatura da zecca e 14'000 casi di borreliosi. In Ticino si stima che circa una zecca su quattro (26%) sia portatrice dell'infezione.

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COMMENTI
 

Fufabi 4 anni fa su tio
Per forza, ci sono troppe app diverse. A questo punto capisco che in Cina con We chat si fa di tutto e mi stupisco che da noi non si spinga per andare in quella direzione

Frankeat 4 anni fa su tio
Risposta a Fufabi
Ho usato WeChat qualche anno fa, ma non ce l'ho più da un pezzo ormai. Cosa sarebbe "si fa di tutto"?
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