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LUGANOAl Dies academicus dell'USI spunta anche una maglia di Baresi

04.05.19 - 14:37
Anche la storica bandiera del Milan - assieme a Fabio Capello - ha reso omaggio ad Albino Zgraggen, Segretario generale dell’USI dal 1999 e che dal primo luglio lascerà la sua funzione
Al Dies academicus dell'USI spunta anche una maglia di Baresi
Anche la storica bandiera del Milan - assieme a Fabio Capello - ha reso omaggio ad Albino Zgraggen, Segretario generale dell’USI dal 1999 e che dal primo luglio lascerà la sua funzione

LUGANO - Si è svolto questa mattina presso il campus di Lugano il ventitreesimo Dies academicus dell’Università della Svizzera italiana (USI).

Nel suo saluto di benvenuto, la Presidente del Consiglio dell’Università Monica Duca Widmer ha voluto sottolineare in particolare l’importanza strategica dell’operato dell’USI per lo sviluppo economico e sociale del Cantone: «L’USI ora è concentrata sul consolidamento di quanto è stato creato, puntando sempre al massimo di qualità e rigore e cercando il miglioramento continuo dell’efficienza nel proprio operato». 

Il Rettore dell’USI Boas Erez ha invece incentrato il suo intervento sul tema della speranza, «quella riposta nei giovani studenti che con le loro idee e il loro impegno muovono iniziative nuove per lo sviluppo sia del mondo intorno a noi sia delle regioni meno fortunate del pianeta». 

A seguire, Lars-Erik Cederman, Professore al Politecnico federale di Zurigo (ETH Zürich) ed esperto nell’ambito dei conflitti internazionali, ha presentato durante la propria prolusione un’analisi del fenomeno dei nazionalismi etnici a livello globale. Le considerazioni proposte sono basate su un’imponente ricerca quantitativa capace di fotografare – grazie a una piattaforma digitale fondata su mappe interattive – l’evoluzione del fenomeno in oltre 100 Paesi nel mondo. Gli studi del Prof. Cederman sulla costruzione politica della pace e sul coinvolgimento delle minoranze etniche gli sono valsi l’anno scorso il Premio scientifico Marcel Benoist, considerato il “Nobel svizzero”. 

Onoreficenze - Al termine della cerimonia, come da tradizione, sono state conferite le onorificenze. Boris Andreevič Uspenskij, semiologo e linguista di rilevanza internazionale, è stato nominato Dottore honoris causa in Scienze della comunicazione – su proposta dell’omonima Facoltà – «per aver contribuito in modo decisivo alla comprensione del legame organico tra cultura e comunicazione, sviluppando, insieme a Jurij M. Lotman, una concezione semiotica della produzione e trasmissione culturale, e per aver dato corpo a questa concezione attraverso una pratica inesausta di analisi, esercitata con rigore filologico sulle arti figurative, sui simboli religiosi e politici, sul significato culturale degli eventi storici». Il Credit Suisse Award for Best Teaching è andato a Laurent Frésard, Professore di finanza presso la Facoltà di scienze economiche, «per la qualità dell’insegnamento». 

Capello e Baresi salutano la bandiera dell'USI - Il Dies di quest’anno è stato l’occasione anche per dire grazie ad Albino Zgraggen, Segretario generale dell’USI dal 1999, che ha di recente compiuto 70 anni e che dal primo luglio lascerà la sua funzione. Con l’aiuto di Fabio Capello e Franco Baresi, ospiti in videomessaggio, l’Università ha voluto esprimere pubblicamente la propria gratitudine a una persona «che è stata ed è una vera bandiera dell’Università, un capitano e allenatore esemplare di una squadra di collaboratori, che ha portato avanti per oltre 20 anni un lavoro decisivo e instancabile a favore dell’USI, con entusiasmo, dedizione, empatia e generosità».

Albino Zgraggen, concluso il suo mandato di Segretario generale, continuerà a occuparsi di due dossier importanti: l’accompagnamento della crescita della Facoltà di scienze biomediche e quello dei lavori per il Campus est a Lugano. 

La cerimonia è stata accompagnata dagli intermezzi musicali a cura del Wise Monkey Lab. 

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