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CANTONE / SVIZZERAZone edificabili, da Berna arriva lo stop al Ticino

01.05.19 - 11:11
Il cantone - con Glarona e Obvaldo - non potrà da oggi delimitare nuove aree a causa della mancanza di un piano direttore approvato dal Consiglio federale
Keystone (archivio)
Sul piano direttore presentato dal Cantone sono pendenti alcuni ricorsi.
Sul piano direttore presentato dal Cantone sono pendenti alcuni ricorsi.
Zone edificabili, da Berna arriva lo stop al Ticino
Il cantone - con Glarona e Obvaldo - non potrà da oggi delimitare nuove aree a causa della mancanza di un piano direttore approvato dal Consiglio federale

BERNA / BELLINZONA - Da oggi i cantoni Ticino, Glarona e Obvaldo non potranno delimitare nuove zone edificabili poiché non dispongono ancora di un piano direttore, ossia di uno strumento di pianificazione, approvato dal Consiglio federale. Lo ha deciso oggi lo stesso governo nel corso della sua seduta settimanale.

Nel corso della riunione, l'esecutivo ha invece dato il proprio benestare ai piani direttori di Basilea Campagna, Friburgo, Giura, Vallese e Zugo, perché compatibili con la nuova legge sulla pianificazione del territorio (LPT).

Per quanto riguarda Ticino, Glarona e Obvaldo, indica una nota odierna del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), il divieto è dovuto al fatto che quest'ultimi non sono riusciti nei cinque anni di tempo previsti dall'entrata in vigore della LPT ad ottenere il nullaosta governativo ai rispettivi piani direttori.

Il divieto - Il divieto di delimitare nuove aree edificabili si applica anche qualora i Cantoni procedano a compensare nello stesso tempo gli azzonamenti (ossia quando si decide di rendere edificabile un terreno agricolo o una zona protetta, n.d.r) con una superficie di pari dimensioni.

La norma rimane in vigore finché i Cantoni interessati non disporranno di un piano direttore adeguato alla LPT e approvato dall'esecutivo, nonché di una normativa relativa alla tassa sul plusvalore - prelievo di almeno il 20% sul plusvalore di un fondo azzonato, i cui proventi servono tra l'altro per finanziare gli indennizzi dovuti in caso di dezonamenti - conforme al diritto federale, specifica il comunicato.

Il piano direttore ticinese - Nel luglio 2018 il Ticino ha presentato il proprio piano direttore riveduto alle autorità federali, le quali hanno completato l'esame e trasmesso i risultati al Consiglio di Stato per consultazione. A livello cantonale sono tuttavia ancora pendenti dei ricorsi. Il Consiglio federale potrà approvare il documento soltanto una volta che il Gran Consiglio ticinese avrà statuito in merito.

Stando al DATEC, sei anni dopo l'accettazione della nuova LPT, otto Cantoni non rispettano tuttora i requisiti in materia legale o relativi al piano direttore. Negli scorsi anni, in occasione di diverse votazioni, la popolazione ha ribadito la volontà di proteggere in modo efficace la natura e il paesaggio.

Il piano direttore cantonale - che ha un orizzonte temporale di 20-25 anni - costituisce il principale strumento di pianificazione a disposizione dei Cantoni. Esso permette di coordinare lo sviluppo degli insediamenti, dei trasporti e delle infrastrutture, provvedendo nel contempo alla protezione della natura e del paesaggio. Il piano direttore cantonale regola inoltre la pianificazione di grandi progetti come i centri per il tempo libero o i centri commerciali.

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COMMENTI
 

Nmemo 4 anni fa su tio
Finalmente il DT, a voce di un suo funzionario dirigente, ha ammesso che negli anni, ha con concesso ai Comuni (PR) una quantità eccessiva edificabile. Il funzionario, politicamente parlando, non scagiona le responsabilità dell’ex direttore DT “divenuto molto popolare” lasciandosi tirare la giacchetta.

miba 4 anni fa su tio
Echissenefrega dal momento che in Ticino il pro-sacocia e gli intrallazzi arrivano quasi sempre a prevaricare qualsiasi norma/disposizione/legge

vulpus 4 anni fa su tio
Altra cannata del dipartimento del territorio, ma tanto la colpa sarà di altri non degli incompetenti governativi. Diventa nebulosa anche la questione dei terreni per le Officine a Castione, in quanto nulla è ancora deciso in maniera definitiva e compensativa. Per cui per deduzione ritorna di attualità Bodio??? Ancora più interessante!

ceto1960 4 anni fa su tio
Avanti con i diktat dei Balivi - I nostri avi forse avevano meno di noi ma avevano un bene che perdiamo sempre di più la LIBERTA. E' bello fare gli ecologisti con le cose degli altri, ne conosco di gente ecocompatibile che una volta a posto loro le cose degli altri deve essere ecologica per tutti.

grumpy 4 anni fa su tio
Era ora!!! Godo come un riccio e spero che tutto il cemento ancora vuoto e invenduto lo resti per i prossimi cent'anni

navy 4 anni fa su tio
Era ora! In Ticino si stanno costruendo decine di appartamenti che resteranno vuoti con tutte le conseguenze del caso! Che dire? FINALMENTE!!!!!!

gabola 4 anni fa su tio
Chi si ritrova dei terreni non edificabili che nessuno utilizza e potrebbe tirar su una costa la prende in quel posto...chi ha avuto la pancia piena con sblocco di terreni ora non vuole far sbloccare gli altri per lavarsi la coscienza"verde"
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