Chi lo desidera, indossando una tuta particolare denominata “age-man” che limita i movimenti e la vista, potrà provare personalmente cosa significa essere anziani
LUGANO - Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa inaugurerà venerdì 3 maggio alle 10 al Palazzo dei congressi di Lugano “Agorà”, manifestazione promossa da una quarantina di case per anziani della Svizzera italiana, aperta al pubblico e agli operatori del settore sull’arco di due giornate. L’organizzazione è curata dall’Associazione direttori e direttrici delle case degli anziani della Svizzera italiana, ADiCASI.
In questa grande “piazza popolare”, ciascuna casa accoglierà i visitatori con uno stand, presentando progetti e modelli innovativi sviluppati da team multidisciplinari. L’obiettivo di “Agorà” è di avvicinare il pubblico agli istituti di cura degli anziani, che sovente, agli occhi di chi non ne ha bisogno, rimangono realtà lontane e poco dinamiche. Sul cartellone di Agorà ci sarà una moltitudine di temi: le terapie non farmacologiche, come il giardino sensoriale, la musicoterapia, il racconto biografico; le attività ricreative serali; l’alimentazione; i vantaggi di collaborare con le generazioni più giovani; l’impegno nel miglioramento delle cure palliative geriatriche e molto altro ancora.
“Agorà” si potrà visitare liberamente (ingresso gratuito) venerdì dalle 9.30 alle 20 e sabato dalle 10 alle 18. In programma, sabato dalle 11.15 alle 11.45 concerto del Coro Seduto della Casa anziani Cigno Bianco, di Agno; dalle 12 alle 14 risottata.
Alla manifestazione, sostenuta dal Consiglio degli anziani del Canton Ticino, sono state invitate le diverse scuole professionali del settore.
Chi lo desidera, indossando una tuta particolare denominata “age-man” che limita i movimenti e la vista, potrà provare personalmente cosa significa essere anziani. Un modo originale per sensibilizzare il pubblico sulla condizione in cui vive un numero rilevante di persone, confrontate con la vecchiaia, gli impedimenti e la malattia.
Il pomeriggio di venerdì, dalle 14 alle 19, sarà dedicato agli interventi di alcuni specialisti: Marco Borsotti, presidente di curaviva settore anziani, parlerà di modelli futuri per le CpA; Graziano Martignoni, psichiatra, presenterà una riflessione sulle relazioni e la comunicazione nel settore delle cure; Stefano Cavalli, responsabile del Centro competenze anziani della SUPSI, disegnerà un identikit del residente di domani; infine Roberto Malacrida, già primario di medicina intensiva all’Ospedale di Lugano, parlerà dei dilemmi etici di fronte ai disturbi della coscienza, dovuti alle varie forme di demenza.