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«Non è stata la solita ricerca noiosa svolta in classe»

LUGANO«Non è stata la solita ricerca noiosa svolta in classe»

15.04.19 - 21:15
Due classi del CPC di Lugano hanno presentato oggi l’orto realizzato nell’ambito del loro progetto interdisciplinare didattico
Davide Giordano
«Ci ha dato l’opportunità di svolgere un lavoro che nessuno di noi aveva mai fatto»
«Ci ha dato l’opportunità di svolgere un lavoro che nessuno di noi aveva mai fatto»
«Non è stata la solita ricerca noiosa svolta in classe»
Due classi del CPC di Lugano hanno presentato oggi l’orto realizzato nell’ambito del loro progetto interdisciplinare didattico

LUGANO - Quanto è difficile realizzare un orto? Quali sono le opportunità che questo offre? A queste domande, e non solo, hanno tentato di dare una risposta le classi di maturità 3CMA e 3CMB del Centro Professionale di Commercio di Lugano, impegnate in un progetto didattico interdisciplinare che mescola economia aziendale ed ecologia.

Suddivisi in tre gruppi di lavoro - produzione, amministrazione e pubbliche relazioni -, gli studenti hanno potuto mettere in pratica le nozioni apprese dando vita ad una simulazione aziendale del tutto realistica, occupandosi così di ogni aspetto: dal montaggio delle serre alle ricerche di mercato.

Un lavoro «particolare perché non si tratta della solita ricerca svolta in classe», spiegano i ragazzi ai microfoni di Tio.ch/20minuti. Al progetto, avviato lo scorso mese di gennaio, hanno preso parte circa 25 giovani, che hanno voluto ringraziare i professori che li hanno seguiti nella realizzazione. Il progetto infatti ha dato agli studenti «l’opportunità di svolgere un lavoro un po’ diverso dal solito, che nessuno di noi aveva mai fatto».

L’anno scolastico ora si avvia lentamente al termine. Cosa ne sarà quindi dell’orto? Due sono le speranze dei giovani maturandi. In primis quella di riuscire a raccogliere qualche “frutto” del proprio lavoro. La seconda invece è un invito a raccogliere il testimone: «Speriamo che qualcuno lo continui dopo di noi visto che noi ,il prossimo giugno, finiremo la scuola».

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