Cerca e trova immobili

CANTONE/SVIZZERACon due master ma senza un lavoro

04.04.19 - 06:04
Quando un diploma in tasca non assicura un impiego. Due testimonianze
Depositphotos
Con due master ma senza un lavoro
Quando un diploma in tasca non assicura un impiego. Due testimonianze

LUGANO/ZURIGO - Tamara* ha un master in slavistica e uno in Business Communication. Ma da due anni è in cerca di un lavoro. Francesco* si è diplomato in ingegneria meccanica, ma gli vengono offerte retribuzioni «ridicole». Questi sono solo due dei laureati che faticano a sbarcare il lunario. Secondo i più recenti dati dell’Ufficio federale di statistica, nel 2016 il 4,8% dei detentori di un master a un anno dalla conclusione degli studi era ancora disoccupato. Va meglio a chi si laurea in medicina, farmacia e materie tecniche, dove il tasso di disoccupazione è più bassa. Mentre è del 6,5% nelle scienze umane.

*nomi di fantasia

«Mi sento imprigionata in questa situazione»

ZURIGO - Ha concluso due percorsi accademici, ma non riesce comunque a trovare un impiego. Per non finire in assistenza, accetta lavori a termine nella ristorazione o nell’ambito di eventi. «Mi sento imprigionata in questa situazione». È la storia di Tamara*, che ormai è disperata. Da oltre due anni è in cerca di un posto di lavoro. E nonostante le sue qualifiche non riesce a trovare l’impiego che cerca. La 37enne ha ottenuto un master in slavistica all’Università di Zurigo, poi ha lavorato diversi anni al politecnico e allo stesso tempo ha assolto un master in Business Communication. Da allora cerca di entrare nel settore della comunicazione. Senza successo. «Ho presentato oltre duecento candidature. E ho fatto molti sforzi. Innumerevoli volte ho adattato il mio curriculum e la mia lettera di motivazione. Ho affrontato molti colloqui. Alla fine il posto va però sempre a qualcun altro». Dallo scorso autunno non ha più diritto all’indennità di disoccupazione. E da allora fa di tutto per non finire in assistenza, vivendo al di sotto del minimo esistenziale.

* nome di fantasia

Quelle offerte di lavoro «che dire ridicole è poco»

LUGANO - Dopo il master in ingegneria meccanica alla Supsi, Francesco* ha cercato un lavoro che rispondesse alle sue aspettative per oltre un anno. Nel frattempo ha lavorato per soli 3’000 franchi al mese per un 100% nel Luganese e scartato diverse altre offerte «che dire ridicole è dire poco». Come ingegnere per il controllo qualità a 2’500 franchi al mese, per esempio, rifiutato insieme ad altre due proposte economicamente assai modeste. Ora lavora nel Sopraceneri, in una posizione non ingegneristica: «Ma sono contento comunque». E la paga «va bene»: «Ho sempre cercato nel Sottoceneri, poi mi sono reso conto che cercare da Lugano in giù vuol dire perdere tempo», afferma. Una soluzione a queste situazioni potrebbero essere secondo lui i contratti collettivi di lavoro: «Danno delle certezze anche se mi rendo conto che possono mettere in difficoltà alcune aziende». Ma quelle che gli hanno offerto posti da ingegnere a 2’500 franchi al mese sembravano tanto in difficoltà? Francesco fa l’esempio di una ditta di Rancate che era pronta ad assumerlo a quella cifra: «Nel parcheggio dei titolari c’erano un Porsche e una Ferrari. Magari non erano loro, ma erano proprio lì…».

* nome di fantasia

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Si, ma questi due laureati non sanno che gli svisseri possono andare a lavorare in tutta europa?... che si sveglino e cerchino un lavoro in qualche altro paese, le possibilità non mancano... a meno che non preferiscano continuare a fare il cameriere sotto casa...

Bandito976 5 anni fa su tio
Il Ticino sta andando verso la desertificazione. I giovani per trovare lavoro devono emigrare, restano solo gli anziani, ma non durano in eterno, poi abbiamo la concorrenza estera e online. Posti di lavoro sempre piú risicati da ristrutturazioni, delocalizzazioni, ecc.. Quindi fatevi i conti

Equalizer 5 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Guarda che già negli anni '80 andavamo a lavorare "in dentro" perché qua c'erano stipendi ridicoli, e se volevi essere apprezzato e riconosciuto per quello che sapevi fare bisognava per forza andare via di qua. In fin dei conti oggi ci sono motivi diversi da allora, ma se leggi la storia sono 150 anni che i Ticinesi devono far le valige per avere qualcosa di meglio.

Bandito976 5 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Certo, hai ragione, siamo sempre stati scalzati dal nostro cantone per lasciare il posto al primo che arriva da un altro paese. Non sarebbe ora di cambiare mentalitá?

gabola 5 anni fa su tio
Una volta ti dicevano studia che con un pezzo di carta farai strada,molti facevano un apprendistato, oggi,piu nessuno si vuole sporcare le mani,o ben pochi,e tutti studiano,in molti lavori i "prima i nostri"non si vede nessuno e se i lavori si devono fare ecco spuntare i frontalieri,inutile piangersi addosso, ora quello che sapete fare con un foglio di carta anche all'estero lo sanno fare e costano meno,inutile studiare se si sa gia che il mercato qui da noi è saturo,poi ognuno è libero di fare e disfare quello che vuole,anche di piangersi addosso

Bacaude 5 anni fa su tio
Il discorso è un p`o piû complicato e fare del populismo non aiuta. Premesso che la stragrande maggiornaza di quelli che assumono frontalieri a paghe da fame sono imprenditori leghisti o UDC (è x forza così se nel Cantone la Lega ha 50% e l'UDC il 10% ca.) che poi dicono "prima i nostri" a uso e consumo di chi ci crede. La verità è che il nostro Cantone è piccolo. Siamo poco più di 300k. Come Bologna! Cioè è come se tutti i bolognesi volessero trovare lavoro a Bologna. E' quantomeno molto difficile. La verità è che con le professioni di oggi si deve essere disposti a spostarsi. Soprattutto x lavori di alto profilo. Mi spiego meglio. Posso anche essere il massimo esperto di antico Egitto del Cantone ma, o vado a lavorare in dentro o vado in un altro paese. E' dura ma è così. Dunque, se si studia solo x il futuro professionale e non per passione verso la materia, l'alternativa è intercettare prima cosa può servire nei prossimi anni al Cantone. Magari, invece di studiare legge e diventare l'ennesimo avvocato di basso profilo, posso diventare sistemista di Aereoporti (ovviamente faccio un esempio) che sono piû rari e meglio pagati dei piloti. Un lavoro a Kloten con soddisfazione economica salta fuori di sicuro

Bluechips 5 anni fa su tio
Due considerazioni: Spendere sul mercato del lavoro ticinese un master in slavistica e in business communication non è di certo evidente. Immagino che sappia il Russo (a che livello?), oltre a sapersi destreggiare nella comunicazione aziendale (stage? esperienze anche brevi di lavoro? Inglese avanzato?). Io mi rivolgerei ad aziende internazionali attive sui mercati dell'est europeo che, sicuramente, esistono tra Zurigo e Ginevra. La Confederazione, poi, immagino che necessiti di tale profilo tra consolati, ambasciate, camere di commercio, ecc. L'università potrebbe ancora essere una destinazione. E poi c'è il grande mondo che ci circonda. Il Ticino conta gli abitanti di un quartiere di una grande città e la Svizzera quelli di una media metropoli. Trovo invece incredibile che un master in ingegneria meccanica non richiami l'attenzione delle tante aziende svizzere leader mondiali in questo settore. Ma, anche in questo caso, il mercato ticinese è quello che è. Recentemente, ho letto che l'Australia ricerca ogni tipo di profilo nel settore dell'ingegneria. Sarebbe un'esperienza da non sottovalutare, non per sempre, ma per alcuni anni certamente. Contattare l'Ambasciata australiana (o altre) sarebbe un buon inizio.

jena 5 anni fa su tio
TRA POCO SI VOTA.... vedremo cosa saranno in fare i nuovi eletti (sempre se vogliono fare qualcosa, visto che questo andazzo c'é da anni e a troppi va bene cosi...)

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a jena
Il problema è anche chi votare, voti socialista che poi ti fanno 3800.- ok, quello che ora ne prende 4500.- rischia comunque la sostituzione a favore di chi ne accetta 3800.- La chiusura dell'uscita porta ad ancora meno opportunità di lavoro perché chiude i mercati, la lega oramai non è più la lega del Nano con la taglia sui radar ...., Verdi ed ecologisti portano a niente, ppd è un partito in caduta libera un po in tutta europa ed in ticino si è distinto per gli scandali più grossi e Messi via senza vergogna, i liberali sono il partito degli intrallazzi per eccellenza e questo da sempre con la creazione di leggi che portano acqua agli amici ed agli amici degli amici ( vedi anche articolo che conferma quanto dico di Siccardi di ieri sul C d T), quindi boh!

roma 5 anni fa su tio
Beh, 2'500. frs. è la tipica paga da frontaliere e, non dimentichiamoci, che questi ultimi hanno ormai superano le 70'000 unità. Aggiungiamo a ciò anche distaccati, padroncini e tutti quelli in "nero" (vedi donne di pulizia nelle varie abitazioni private) ecc. e i conti tornano. Però, non dimentichiamoci, che siamo anche in un cantone dove ad assumere tutta sta manovalanza frontaliera sono proprio gli amici degli amici. Mettiamo poi in conto che nessuno fa nomi (qual'è, a proposito, il nome della ditta di Rancate che ha offerto queste paghe da fame con posteggiate al suo esterno Porche e Ferrari?) e mi pare che ci siamo con il risultato. Ah, quasi mi dimenticavo: e gli sgravi fiscali alle ditte che hanno riempito il Mendrisiotto e il piano di Magadino di capannoni ad "alto valore" aggiunto? O mi sbaglio?

Maxy70 5 anni fa su tio
Non c'entra con l'argomento, ma in tema di sciopero delle donne, mi punge vaghezza di sapere cosa pensano le lettrici dell'immagine di copertina: le donne ritratte sembrano partecipare al casting per paddock girls al motogp! Con quelle caratteristiche professionali, verranno sicuramente assunte, almeno loro!

Meck1970 5 anni fa su tio
Oggi tutti o quasi tutti devono andare a studiare. Tenere apprendisti è diventato complicato e solo ditte grandi o che hanno una struttura possono tenerli. Il lavoro dovrebbe essere accessibile a tutti, mentre chi è veramente bravo... va a studiare. Com'era una volta.

Mao75 5 anni fa su tio
Dopo 200 tra colloqui e curriculum, non e voglia di lagnarsi..... É un disperato grido di aiuto.

Maxy70 5 anni fa su tio
Solo come ipotesi, non potrebbe essere una ennesima conseguenza della "libera circolazione" dei disoccupati UE? Con conseguente invasione di laureati in di tutto e di più, dalla vicina penisola? Il mercato é saturo e si trovano persone, oggettivamente con una buona preparazione, disposte a lavorare per un tozzo di pane. Tranquilli però, come diceva il Nano, grazie alla libera circolazione, possiamo fare un concorso anche a Catania!

bimbogimbo 5 anni fa su tio
Grazie alla libera circolazione i salari si sono abbassati e i posti di lavoro sono diminuiti. Ma grazie alla libera circolazione i due intervistati possono lasciare la nostra cara Svizzera per andare a lavorare in un altro paese europeo dove sicuramente avranno delle ottime opportunità professionali ben retribuite. In bocca al lupo per i due ragazzi in cerca di lavoro... spero tanto che troviate un impiego idoneo al vostro profilo e soprattutto giustamente retribuito.
NOTIZIE PIÙ LETTE