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LUGANO«La polizia mi ha ridotto così»

29.03.19 - 08:33
Intervento problematico in via Besso, per un regolamento di conti tra turchi. In manette anche un estraneo, che ora minaccia querela
foto tio/20min
La polizia è intervenuta martedì scorso per un "regolamento di conti" fuori da un ristorante in via Besso
La polizia è intervenuta martedì scorso per un "regolamento di conti" fuori da un ristorante in via Besso
«La polizia mi ha ridotto così»
Intervento problematico in via Besso, per un regolamento di conti tra turchi. In manette anche un estraneo, che ora minaccia querela

LUGANO - Una spedizione punitiva con tanto di telefonate minatorie in perfetto stile “gangsta”, e un martello utilizzato come arma e sequestrato dalla polizia. Si delineano meglio i contorni del parapiglia scoppiato martedì scorso in via Besso, in ora di punta e sotto gli occhi di diversi passanti.

Regolamento di conti - Tre cittadini turchi hanno aggredito un connazionale fuori da un ristorante, dopo avere preannunciato l'aggressione per telefono. «Hanno chiamato il giorno prima dicendo che sarebbero venuti a prenderlo, per ammazzarlo» raccontano a tio.ch/20minuti i gestori del locale (anch'essi turchi) dove la vittima è un cliente abituale.

Versioni divergenti - Quest'ultimo è stato ricoverato in ospedale, per fortuna con ferite non gravi. Le accuse nei confronti dei tre sono aggressione e tentate lesioni. La dinamica dei fatti e l'origine della violenza, fanno sapere dalla Procura, sono oggetto di accertamenti: le versioni delle persone coinvolte – tutte rilasciate dopo il fermo – sarebbero divergenti. 

Estraneo in manette - A complicare ulteriormente le cose per la polizia, c'è la testimonianza di una quinta persona, un 56enne cittadino turco: estraneo ai fatti, è accorso a filmare la scena con il telefonino. L'uomo è stato a sua volta fermato e ammanettato dagli agenti sul posto, e racconta di essere stato «picchiato e insultato con epiteti razzisti» dai poliziotti.

Ferite e insulti - «Non c'entravo assolutamente nulla ma mi hanno trattato come un criminale» dichiara il 56enne, che ora intende sporgere querela. Nel referto del pronto soccorso – dove è stato condotto ancora in manette – si legge che l'uomo durante il fermo si sarebbe «mostrato non collaborativo» e avrebbe «urtato la fronte al suolo arrecandosi due piccole ferite lacerocontuse». Anche le ginocchia e le caviglie riportano lividi e ferite. 

"No comment" - Sull'episodio la Polizia di Lugano precisa che «allo stato attuale non risultano denunce pendenti nei confronti degli agenti». Nell'ambito di una procedura ufficiale «sarà possibile e necessario prendere posizione» ma al momento il Comando «non è autorizzato a rilasciare dichiarazioni nel rispetto dell'inchiesta in corso».  

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