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In Val di Blenio si investe sulla sicurezza stradale

BLENOIn Val di Blenio si investe sulla sicurezza stradale

21.03.19 - 10:54
Previsti il risanamento della strada cantonale del Lucomagno e un miglioramento nella gestione della strada cantonale tra Olivone e Cozzera in caso di valanghe
DT
In Val di Blenio si investe sulla sicurezza stradale
Previsti il risanamento della strada cantonale del Lucomagno e un miglioramento nella gestione della strada cantonale tra Olivone e Cozzera in caso di valanghe

BELLINZONA - Sono stati presentati oggi a Blenio il progetto per il risanamento della strada cantonale del Lucomagno (approvato dal Consiglio di Stato il 20 marzo 2019) e il concetto di sicurezza invernale sulla strada cantonale che si sviluppa tra Olivone e Cozzera (Ghirone).

Risanamento strada del Lucomagno - La via di comunicazione del Passo del Lucomagno è la strada cantonale principale alpina (PA 416) ed è considerata un asse viario di primaria importanza nel contesto intercantonale. L’apertura invernale della strada avvenuta nel 2000 ne ha aumentato l’attrattività, tanto che oggi è utilizzata come alternativa al Passo del San Bernardino e in parte anche al Passo del San Gottardo.

Il tratto da Olivone a Campra (7 km) non è finora mai stato oggetto d’importanti opere di conservazione, se non l’ordinaria manutenzione. L’infrastruttura ha dunque oltrepassato il ragionevole ciclo di vita per la quale è stata progettata ed è necessario un risanamento.

DTLa strada cantonale del Lucomagno

Il concetto d’intervento proposto prevede il risanamento stradale del tratto che si sviluppa dal primo tornante dopo l’abitato di Olivone al Centro nordico di Campra. I lavori si svilupperanno
sull’arco di cinque anni. I costi stimati ammontano a 16,3 milioni di franchi, approvato dal Consiglio di Stato in data il 20 marzo 2019.

Sicurezza invernale tra Olivone e Cozzera - Il DT ha pure avviato un piano di sicurezza invernale per migliorare la gestione della strada cantonale tra Olivone e Cozzera (Ghirone) in caso di valanghe, che ha permesso di stabilire nuove misure per la protezione della tratta.

Tra gli approfondimenti avviati in queste settimane figurano: la realizzazione di un terrapieno sufficiente a contenere i depositi dei corsi valangari 1,2,3 (vedi immagine sotto) con una
frequenza di ritorno di 20/30 anni, come pure la realizzazione di barriere fisse e mobili regolate da semafori che permetteranno di chiudere al traffico le parti interessate da corsi valangari.

DTPiano di sicurezza invernale

 

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