Per rivitalizzare l'area, EspaceSuisse propone di puntare sulla pedonalizzazione e sulla promozione delle residenze. E raccomanda di evitare il trasferimento a Cornaredo dell'Amministrazione
LUGANO - Pochi abitanti, il declino del settore bancario, e la necessità di riqualificare spazi pubblici e privati. Sono questi i principali aspetti che stanno alla base della crisi del centro cittadino di Lugano. Lo sostengono gli esperti di EspaceSuisse, che su incarico del Municipio hanno effettuato un’analisi che evidenzia potenzialità e criticità per il futuro sviluppo urbano del centro.
In ambito commerciale, la ridotta vitalità delle attività sarebbe da ricondurre in particolare al ridimensionamento del settore bancario, che alimentava il settore del lusso. Ma anche alla bassa densità abitativa del centro storico (33 abitanti per ettaro, contro i 60 di Bellinzona e i 100 di Locarno). Una presenza ridotta che porta a una minore animazione delle vie, conferendo un carattere freddo al centro cittadino. E si parla anche di invecchiamento della popolazione.
E i marchi per i giovani? - Certo, i negozi presenti nel nucleo sono cambiati: le attività familiari di un tempo hanno lasciato il posto alle grandi catene commerciali internazionali. Ma, lo evidenzia lo studio, si nota la mancanza di molti marchi di medio standing, che rispondono meglio alle aspettative della clientela, in particolare quella più giovane. La presenza dei grandi gruppi Manor, Migros e Coop è inoltre imprescindibile per l’attrattività del centro.
Un lungolago pedonale - Gli esperti auspicano poi la pedonalizzazione del lungolago: per la città si tratta di un valore aggiunto, ma la sua piena potenzialità non può essere sfruttata a causa del traffico veicolare. Un aspetto, questo, che per il Municipio oggi non sarebbe realistico, nemmeno incrementando nel modo più efficiente possibile il trasporto pubblico. Le autorità sottolineano che «la pedonalizzazione del centro città rientra effettivamente nelle visioni politiche dell’Esecutivo, sebbene nell’immediato futuro non interessi il lungolago, per il quale sono invece previste la riqualifica e una moderazione del traffico a favore della mobilità dolce».
Trasferimento da evitare - Lo studio si china inoltre anche sul previsto trasferimento dei posti di lavoro pubblici dal centro città a Cornaredo. Una mossa, questa, che secondo gli esperti andrebbe evitata: il rischio è infatti di penalizzare ulteriormente la vitalità dei commerci in centro. Anche in questo caso il Municipio non ci sta e ritiene che il centro di Lugano non ne soffrirà. E questo per due motivi: da una lato la volontà di trovare nuove soluzioni per renderne attrattiva la residenza, anche approfittando degli spazi lasciati liberi dall’Amministrazione; dall’altro il potenziamento del trasporto pubblico, in particolare con l’arrivo del tram-treno che incentiverà il recarsi in città per commissioni e fruizione di servizi.