Fino a martedì prossimo il centro storico di Bellinzona sarà invaso da maschere e costumi di Carnevale
BELLINZONA - «Il sindaco è un po' reticente, ma adesso è ora che venga anche lui sul balcone. Mario, dove sei?». Sono le parole - dette ad onor del vero in rigoroso dialetto - con cui Re Rabadan ha chiamato a sé il sindaco di Bellinzona, per farsi consegnare le chiavi della città. Dopo qualche minuto di attesa, ecco il passaggio di consegne che ha dato ufficialmente il via alla 156esima edizione del Carnevale più grande del Ticino. Prima di lui, Regina Elisa aveva preso la parola ricordando i cinquant'anni dall'introduzione del suffragio femminile in Ticino.
Maschere e costumi, ma anche coriandoli e stelle filanti, hanno invaso le vie della capitale e i festaioli hanno potuto iniziare a ballare a ritmo di guggen e canzoni tipicamente carnascialesche. La cerimonia sul balcone di Palazzo Civico si è poi conclusa con un corteo della Corte e dai Tamburini del Re, che da Piazza Nosetto si è diretto verso Piazza Collegiata, viale Stazione, Largo Elvezia e verso il Capannone principale di Piazza del Sole, fulcro della manifestazione.
Non è un caso quindi che la nuova edizione del Rabadan abbia come slogan “Metti il sole al Centro”. Qui è infatti stato organizzato lo show d'apertura. Protagonisti due ospiti d’eccezione: The Vad Vuc e a seguire Shalpy. Il prosieguo della festa è invece stato affidato agli Antani Project e alla Explosion Band.
Oggi si sono infatti pure aperti i Carnevali di Balerna (Sgüra), Castione (di Sciatt), Chiasso (Nebiopoli), Daro, Gudo (Marscitt), Lugano (Sbroja), Mendrisio (Il Dormiglione) e Riva San Vitale (Ul Racula).