Occhio al rinnovo automatico per i viaggiatori abituali delle FFS. Madre e figlia scivolano nella “trappola”. Ma c’è anche chi è contento. Il portavoce delle ferrovie: «Le condizioni sono chiare»
BIASCA – Costrette a pagare l’abbonamento generale metà prezzo delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), anche se non lo usano. Capita a madre e figlia di Biasca. L’abbonamento non è stato disdetto per tempo, lo scorso mese di novembre. E alla fine si è rinnovato automaticamente. «Ora ci tocca spendere un sacco di soldi per nulla», tuona la madre. «Non vogliamo pagare una cosa che non usiamo – aggiunge la figlia –. Stiamo lottando con le FFS».
Il sistema SwissPass – Quella delle due donne di Biasca, tuttavia, sembra una guerra già persa in partenza. Anche perché non si tratta di una vicenda isolata. E nemmeno tanto nuova. Da quando nel 2015 le FFS hanno introdotto il sistema dello SwissPass sono diversi gli utenti delle ferrovie scivolati nella “trappola”.
Termini di disdetta ben definiti – Il portavoce Patrick Walser è chiaro. «Il rinnovo degli abbonamenti è automatico – dice –. I clienti ne vengono a conoscenza al momento dell’acquisto. Ricevono le condizioni generali e firmano il contratto. Sulle condizioni generali, accettate al momento della firma, i termini di disdetta sono indicati chiaramente».
Impossibile tornare indietro – Insomma, il trend del rinnovo automatico, che già concerne decine di settori legati ai consumi, travolge anche chi viaggia in treno. «Scaduti i termini previsti dalle condizioni generali – riprende Walser – una disdetta retroattiva non è più possibile. Il cliente è tenuto a pagare l’abbonamento. In ogni caso, due mesi prima della scadenza dell’abbonamento, inviamo una lettera ai clienti per ricordare loro che l’abbonamento sta per scadere».
Situazioni spiacevoli – Lettera che probabilmente le due donne di Biasca hanno ricevuto, sottovalutato e cestinato. «Un classico – fa notare Laura Regazzoni Meli, segretaria dell’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI) –. Sempre più spesso la gente minimizza le condizioni generali dei contratti e non bada a queste cose, ritrovandosi poi in situazioni spiacevoli».
C’è anche chi è felice – Il caso specifico delle FFS, però, merita secondo Regazzoni Meli un’attenzione particolare. «Ci sono state persone che hanno reclamato, è vero. Però in generale dobbiamo ammettere che molti utenti delle FFS, col tempo, si sono dichiarati favorevoli al rinnovo automatico dell’abbonamento. La maggior parte degli abbonati, infatti, rinnoverebbe ugualmente».