Lo sfogo di Damiano Bregonzio, presidente del Bob Club Svizzera italiana. I buoni risultati non bastano: «I nostri piloti e i nostri veicoli non vengono considerati. Ora basta»
SAN MORITZ – «Siamo stufi di essere l'ultima ruota del carro. Chi gestisce la nazionale non ci considera. Adesso basta». Alza la voce Damiano Bregonzio, presidente del Bob Club Svizzera italiana. La situazione con i vertici del bob rossocrociato sarebbe sempre più tesa. E a nulla sembrano servire gli ottimi risultati ottenuti dall'equipaggio di Cedric Follador. «Macché – sostiene Bregonzio –, a un recente pranzo con il team della nazionale a Cedric hanno detto che non poteva mangiare con gli altri atleti e che doveva pagarsi il cibo di tasca sua».
Non basta il bolide – Sono parole intrise di grande amarezza quelle di Bregonzio. A San Moritz, sede della società, lui e il suo staff stanno lavorando sodo ormai da anni, riuscendo a ottenere importanti piazzamenti a livello internazionale. «Ma non serve a niente. Si continua a prediligere gli amici degli amici. Il talento non lo guardano. Abbiamo di recente acquistato un bob innovativo, fantastico. Ebbene, è praticamente stato ignorato da chi gestisce le nazionali. I nostri sforzi vengono sistematicamente umiliati».
Il presunto prediletto – Bregonzio non lo dice apertamente, ma lo fa capire. Il presunto pupillo della federazione, al momento, sarebbe il "figlio d'arte" Timo Rohner. «Bravo, per carità. Ma non di certo superiore, per risultati e tecnica, al nostro Follador. Hanno già scelto, all'insaputa di tutti e indipendentemente dai piazzamenti, di mandare Rohner come rappresentante della Svizzera a svolgere alcune importanti gare negli Stati Uniti, nelle prossime settimane. Tutto questo non è normale».
La divisa al fotofinish – L'ultima “onta” il presidente del Bob club della Svizzera italiana l'ha vissuta ai recenti mondiali juniori in Germania. «Le divise rossocrociate al nostro team sono state consegnate mezz'ora prima della competizione. Abbiamo rischiato di dovere correre con la nostra tenuta da club, in un contesto così importante. Non chiediamo la luna, solo di essere trattati come meritiamo».