«Non solo non rientra minimamente nelle esigenze formative stabilite nel concordato Harmos, ma non rispetta la salute e la crescita dei bambini»
LUGANO - Una pausa di almeno mezz’ora per i docenti (i quali lavorano ininterrottamente dalle 8.30 alle 16 e oltre) e l'abolizione dell'addebito ai docenti delle spese del pranzo (trattandosi di una prestazione lavorativa obbligatoria intesa per di più come vero e proprio momento educativo). È quanto rivendicato dal sindacato OCST-Docenti, che in merito al dibattito ravvivatosi in negli ultimi giorni sulla scuola dell’infanzia ricorda di avere già segnalato all’autorità dipartimentale la necessità di rivedere urgentemente sia l’organizzazione, sia le condizioni di lavoro nel settore, nell’interesse di tutte le parti coinvolte.
Al sindacato è inoltre stata segnalata la soppressione, di fatto, del riposo pomeridiano dei bambini, anche di 4 anni, presso vari istituti di scuola dell’infanzia del cantone, «in alcuni casi con tanto di rimozione fisica degli stessi letti». Una riduzione che «non solo non rientra minimamente nelle esigenze formative stabilite nel concordato Harmos o nei piani di studio cantonali - scrive il sindacato -, ma è anche in palese contrasto con quanto indica ogni testo scientifico per il rispetto della salute e per la crescita dei bambini».
L'OCST ribadisce la necessità di affrontare al più presto la questione tenendo conto del bene di tutti gli attori.