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CANTONERoadMap Lombardia-Ticino: «È l'impossibilità di un'intesa»

04.02.19 - 09:45
Arrivano dure critiche sul documento siglato lo scorso 17 dicembre: «Lettura deludente»
Tipress
RoadMap Lombardia-Ticino: «È l'impossibilità di un'intesa»
Arrivano dure critiche sul documento siglato lo scorso 17 dicembre: «Lettura deludente»

BELLINZONA/MILANO - Dodici capitoli, ognuno dedicato a un tema. E poi 4 paragrafi che riferiscono delle questioni ambientali e 2 pagine che valutano la Lombardia, ancora su temi ambientali.

È così costituita la RoadMap siglata lo scorso 17 dicembre a Milano tra Lombardia e Ticino. Il documento, fino ad ora riservato, è stato svelato dal Corriere di Como. Che ne propone una lettura non propriamente positiva. 

«Lettura deludente» - «Non è un caso se la giunta regionale e il governo di Bellinzona hanno voluto mantenere una cortina di riservatezza sul testo - scrive il quotidiano -: la lettura delle 15 pagine sottoscritte dal presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali e dall’assessore delegato ai rapporti con il Ticino Massimo Sertori è infatti molto deludente».

«Pochi spunti di interesse» - «Considerazioni generiche e un po' datate». Così vengono etichettate le parti riguardanti i principali temi politici in discussione siglati tra le due realtà confinanti. «Pochi» anche gli spunti di interesse sulle questioni infrastrutturali.

«Impossibilità di un'intesa» - Soprattutto, sulle solite soluzioni ai problemi di sempre (quelli che riemergono di volta in volta in prossimità delle campagne elettorali), la RoadMap viene descritta come «un atto notarile» che «certifica l’impossibilità di un’intesa».

Vi è ad esempio il punto relativo al «mercato del lavoro» che si pone come obiettivo quello di «favorire la concorrenza leale fra aziende ticinesi e lombarde individuando le imprese che falsano il mercato ai due lati della frontiera favorendo il dumping salariale». «Dichiarazione di principio nobilissima ma quasi impossibile sul piano pratico», è il commento critico.

L'eterna questione dei frontalieri - Vi è poi un altro argomento caldo: quello dei ristorni fiscali dei frontalieri. Il documento si pone come obiettivo quello di «favorire la revisione dell’accordo del 3 ottobre 1974 tra la Svizzera e l’Italia relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri ed alla compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine tenendo debitamente conto degli interessi mutui di Lombardia e Ticino e i Comuni interessati». 

Anche qui non viene però proposta una soluzione, quanto piuttosto una dichiarazione di intenti. Vi saranno infatti future riunioni per con lo scopo di identificare gli eventuali ostacoli che si frappongono alla firma dell'accordo.

Il quotidiano si interroga quindi, forse giustamente, sui «toni trionfalistici utilizzati due mesi fa per illustrare alla stampa la stessa RoadMap».

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