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CANTONE/SVIZZERAInsegnamento dell’italiano in Svizzera, sarà fatto un bilancio

03.02.19 - 10:53
Il Forum per l’italiano in Svizzera ha interpellato la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione
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Insegnamento dell’italiano in Svizzera, sarà fatto un bilancio
Il Forum per l’italiano in Svizzera ha interpellato la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione

BELLINZONA - Il Forum per l’italiano in Svizzera si era rivolto alla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione nel settembre 2018 per denunciare un’inadeguata offerta facoltativa dell’italiano nelle scuole degli altri cantoni e la mancata organizzazione dell’abilitazione per l’italiano in alcune alte scuole pedagogiche. Con lettera del 24 gennaio 2019, indirizzata al presidente Manuele Bertoli e a Diego Erba, coordinatore del Forum, la CDPE ha preso posizione in merito, dopo averne discusso in una recente seduta di Comitato.

Nello scritto si precisa dapprima che «la CDPE dà molta importanza all'insegnamento delle lingue nazionali e sostiene l’insegnamento di una terza lingua nazionale, in particolare a livello secondario».

Rilevato come il concordato HarmoS preveda che un'offerta appropriata d'insegnamento facoltativo di una terza lingua nazionale sia proposta durante le scuole dell'obbligo, la CDPE esaminerà questo tema e lo approfondirà nell’ambito del secondo bilancio sull'armonizzazione delle scuole dell’obbligo in Svizzera. Il bilancio 2019 della CDPE si riferirà all’armonizzazione degli elementi mirati dall'art. 62 cpv. 4 della Costituzione nel settore delle scuole dell'obbligo e sarà dunque «completato da un esame concernente la messa in atto dell'art. 4 cpv. 2 del concordato HarmoS».

«In base all’esito di questo bilancio – prosegue la lettera firmata dalla Segretaria generale della Conferenza Susanne Hardmeier – la CDPE potrà stabilire se l'offerta d'italiano è appropriata e, nel caso, intraprendere delle riflessioni più approfondite sulla promozione dell'italiano nelle scuole dell’obbligo».

Per quanto concerne invece l’abilitazione si osserva  che il compito di garantire anche la presenza delle discipline scolastiche facoltative nei cicli di formazione delle alte scuole pedagogiche esula dalle competenze della CDPE.

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