La Polizia cantonale mette in guardia da una nuova truffa informatica: «Gli autori non sono in possesso di alcun materiale compromettente»
BELLINZONA - «Alto pericolo! Il tuo account è stato attaccato». La frase, con toni allarmanti, ha fatto la propria comparsa all’interno di numerose caselle di posta elettronica negli scorsi giorni.
Gli autori dello scritto - come spiegato oggi dalla Polizia cantonale in una nota - minacciano la diffusione in rete, o a famigliari, amici, conoscenti e colleghi di lavoro, di presunti filmati o immagini che mostrano il destinatario mentre compie atti di natura sessuale.
In realtà, gli autori della truffa non sono veramente in possesso di alcun materiale compromettente. Il loro obiettivo è semplicemente quello di individuare i destinatari più vulnerabili per indurli a pagare la somma richiesta.
Le raccomandazioni della Polizia cantonale
- Diffidate delle e-mail ricevute senza sollecitazione. Solitamente, in particolare nei casi di phishing, il mittente sfrutta indirizzi riconducibili a ditte degne di particolare fiducia.
- Diffidate delle e-mail di cui non conoscete l'indirizzo del mittente ed evitate di rispondere.
- Non date seguito a richieste di pagamento
- Usate prudenza se ricevete e-mail che sollecitano un'azione da parte vostra e vi minacciano altrimenti di conseguenze (perdita di denaro, querela penale, blocco del conto, occasione mancata, disgrazia)
- In caso di e-mail sospette non aprite allegati, link, e allegati, in particolare file eseguibili (.exe).
- Mantenete costantemente aggiornati il sistema operativo e le applicazioni presenti sui vostri dispositivi (ad es. antivirus).
Inoltre, il fatto che l’email riporti quale mittente e destinatario lo stesso indirizzo di posta non significa necessariamente che chi sta dietro al raggiro si è "impossessato" del nostro computer. Semplicemente esistono sistemi che permettono di inviare email con lo stesso indirizzo, sia in qualità di mittente sia in qualità di destinatario.