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CAMPIONE D’ITALIADipendenti Casinò: «La riassunzione non è un obbligo»

30.12.18 - 10:07
Il deputato M5S Giovanni Currò smorza l’entusiasmo anche sulla riapertura della casa da gioco: «Magari in maniera ridotta»
TiPress
Dipendenti Casinò: «La riassunzione non è un obbligo»
Il deputato M5S Giovanni Currò smorza l’entusiasmo anche sulla riapertura della casa da gioco: «Magari in maniera ridotta»

CAMPIONE D’ITALIA - Congelare i 470 licenziamenti del Casinò di Campione d’Italia in vista della riapertura della casa da gioco fallita nel luglio scorso? Non se ne parla. Perlomeno è quanto sostiene il deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò sulle pagine de La Provincia.

Per il deputato «la procedura di licenziamento» - che diventerà definitiva il 31 dicembre - «deve essere completata». I sindacati chiedevano una deroga urgente che potesse garantire la continuità occupazionale in vista della riapertura della casa da gioco - così come stabilito dagli accordi raggiunti a Roma - per consentire di accedere agli ammortizzatori sociali a quei dipendenti che ancora non possono farlo. «Avessero firmato per ricevere prima le lettere avrebbero avuto accesso agli ammortizzatori sociali» risponde Currò.

Il Casinò sarà riaperto sotto una gestione del tutto statale «se e solo se l’impianto dimostrerà di poter reggere» precisa il deputato M5S. Quindi in forma ridotta, «a ranghi ridotti, in spazi minori, con meno slot, meno personale  e a costi ridotti».

Per salvare Campione i 5 Stelle puntano a cambiare il sistema che per anni è stato messo in atto dalle autorità comunali: «Rivedere le piante organiche eccessive, controlli sulle indennità, e diversificare le imprese per non concentrare sul Casinò tutto tutto il peso occupazione».

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