Identificate le origini della moria. Troppa gente continua a buttare prodotti chimici in griglie e tombini.
AGNO - Due inquinamenti in pochi giorni. 355 pesci morti, per un peso totale di 13 chili. L’allarme arriva dal Dipartimento del territorio, il quale - grazie all’intervento del Nucleo operativo incidenti (NOI) della Sezione protezione aria, acqua e suolo, ma anche grazie ai guardapesca di zona, alla Polizia cantonale e e ai Pompieri di Lugano - ha potuto identificare le origini degli inquinamenti e attualmente sono in corso gli accertamenti per determinare le dinamiche e le relative responsabilità.
Il primo inquinamento ha riguardato la parte alta della roggia Prati Maggiori. Circa 350 metri di riale. È lì che c’è stata la moria di pesci: 355 gardon. Il secondo inquinamento ha avuto origine nel vecchio Vedeggio, senza che siano emersi da una prima analisi danni al patrimonio ittico.
Nonostante le diverse attività di prevenzione promosse con gli enti locali e le associazioni di categoria interessate, bisogna riconoscere che «sono ancora troppo frequenti gli episodi d’inquinamento dei corsi d’acqua» fa notare con forte rammarico il Dipartimento del territorio. Le cause sono spesso legate a manipolazioni scorrette di prodotti chimici. Si ricorda agli utilizzatori di tali prodotti sono tenuti per legge a rispettare le disposizioni d’uso stabilite nelle schede dei dati di sicurezza, evitando tassativamente l’evacuazione non diversamente autorizzata di sostanze o prodotti pericolosi attraverso griglie, caditoie o tombini.
NOI
Per contrastare questo genere di inquinamenti, nel 2014 è stato creato un servizio specializzato che si chiama Nucleo operativo incidenti (NOI) del Dipartimento del territorio – disponibile 24 ore su 24 per fornire consulenza agli enti di primo intervento coinvolti in caso di evento che possa comportare una minaccia di tipo atomico (A), biologico (B) o chimico (C). Tra i compiti del NOI, figura anche la ricerca diretta delle cause di un inquinamento e il supporto tecnico al Ministero Pubblico. Pertanto, questo servizio opera anche nell’ottica di diminuire progressivamente il numero di casi d’inquinamento senza apparente spiegazione e che restano dunque difficilmente contrastabili e impuniti.