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LUGANOBaci e regali dal pubblico per Massimo Ranieri al Palacongressi

29.11.18 - 06:15
Un mattatore sul palco. Ironico e drammatico. Tifo da stadio per l’esibizione del cantante
Baci e regali dal pubblico per Massimo Ranieri al Palacongressi
Un mattatore sul palco. Ironico e drammatico. Tifo da stadio per l’esibizione del cantante

LUGANO – Se dovessimo dipingere il talento, questo avrebbe il volto di Massimo Ranieri. E ieri sera, al Palazzo dei Congressi, Ranieri non si è risparmiato nemmeno un po’, mostrando i suoi mille volti. Ora cantante, ora attore in divertenti gag, comico quando si cimenta nelle macchiette napoletane prese in prestito dal repertorio di Nino Taranto, una su tutte “Quagliarullo se ne va (Pamela)”, drammatico quando legge i versi di Shakespeare , ironico e tagliente quando recita una lettera di Giuseppe Prezzolini del 1921, ma tanto attuale nei suoi contenuti. E poi c’è il Ranieri che mette d’accordo tutti, quello dei grandi successi canori. Una carrellata di brani che hanno ripercorso le tappe fondamentali di una carriera lunga 52 anni. Un viaggio iniziato con la celebre “Vent’anni”, e continuato con pezzi da standing ovation, come “Se bruciasse la città”, “Erba di casa mia”, “Ti penso”, “La voce del silenzio”, e soprattutto la celeberrima “Rose rosse”, al termine della quale l’entusiasmo di alcune fans ha perso i freni inibitori, arrivando fino sotto il palco per abbracci, baci e pure qualche regalo.

Fedele alle sue origini partenopee, Ranieri si è cimentato in alcuni classici napoletani, “Resta cu ‘mme”, “Tu si na cosa grande”, “Marenariello”. Non sono mancati momenti toccanti con la canzone sull’amore gay di Charles Aznavour, “Quel che si dice”.  Tra una canzone e l’altra spazio ad alcune gag teatrali, ricordi del passato, racconti personali. Fino ad arrivare al gran finale con il brano più amato dal pubblico: quel “Perdere l’amore” che vinse Sanremo nel 1988 e che ancora oggi, a distanza di 30 anni, fa alzare tutti in piedi e cantare a squarciagola. E così è stato anche a Lugano ieri sera.

Il gran finale da standing ovation con "Perdere l'amore"

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